Davide mi ha segnalato l'appello di Bloglines riguardante quanto sta succedendo negli USA.
In sostanza la Federal Election Commission potrebbe limitare la libertà di espressione dei bloggers politici (e non); le misure riguarderebbro in particolare, da quanto capisco, la disciplina della raccolta fondi online.
Si tratta di una storia da monitorare per le conseguenze che può avere.
Avete altre info?
Qui la notizia su Yahoo news.
Questo è il sito della FEC.
Qui per seguire il buzz su Technorati.
Premetto che vedo congetture e complotti in ogni dove, quindi prendete le mie parole con le molle.
Il fatto che vogliono in qualche modo colpire la disciplina della raccolta fondi è pesante e diabolicamente sensato. Infatti, se ben ricordo, Dean era riuscito ad ottenere un una buona quantità di "danaro" per la sua campagna proprio grazie al fenomeno blog/rete, "senza nessun potere forte alle sue spalle", o almeno il buzz internettiano presume così, ed anche io.
Per farla breve: le grandi multinazionali del petrolio e delle armi che sostengono, economicamente, grandi campagne politiche, come potrebbero sussistere in un contesto dove i soldi sono costituiti da "micropagamenti, o qualsisi altra forma, del popolo"? Beppe Grillo e le sue campagne per compare pubblicità su quatidiani, ne sono un esempio. Sarabbe conclusa l'era della "politica-ricatto-favore"! Ed i "ricatti-favori" in questo ambito sono MOOOLTO GRANDI, possono far scoppiare guerre!
Certo, vedendo il tutto a lungo termine!
Scritto da: Davide | 23 settembre 2005 a 17:43
Ciao Marco
questo post mi offre lo spunto per ritornare a commentare su questo blog, a mio giudizio , uno dei pochi meritevoli di attenzione. Il problema della libertà offertà dai blog che sfuggono al controllo è un'argomento di enorme portata. Non si può essere sintetici quando si coinvolge una tematica cosi ampia. Impossibile dire cosa ci riserverà il futuro. Sicuramente il potere,inteso come organo di controllo farà di tutto per limitare tutto quello che sfugge al "suo" controllo. Ma per il momento
è ancora tutto da venire. L'esempio offerto dal blog di Beppe Grillo, lascia intravedere molte cose a riguardo. Ma ne
traccia anche l'aspetto negativo. Se qualsiasi "furbo" di questo pianeta vuole spillare denaro ai polli di turno, tutto
questo sarebbe lecito, mi domando io? Chi può dire se la causa è lecita o meno lecita? La libertà intesa come totale
anarchia ha ampiamente dimostrato nel corso della storia i suoi risultati deleteri. Ma per il momento il fenomeno "blog" rimane ancora terra di sperimentazione e dal mio modesto punto di vista , è questa la grande novità. Qualcosa di realmente nuovo, capace di agitare le acque, di muovere nel suo piccolo lo "status quo" che ho sempre odiato.
Ma due parole a riguardo dei milioni di blog ormai esistenti è giusto dirle. Adesso l'interrogativo che qualsiasi blogger o partecipante dovrebbe porsi è questa: " Se tutti scrivono...chi legge?". Prendiamo il sopracitato blog di Beppe Grillo. Ma il discorso vale per tutti. Chi ha il...fegato di leggere centinaia di commenti, ogni giorno? Chi li legge, poi e non solo scrive il suo commento? Mi sono bastate due o tre visite per capire quello che c'era da capire. Se un blog diventa cosi affollato,
perde tutta la sua vera utilità, quella che interessa a me. Diventa un'insopportabile bla, bla, bla dove tutti dicono quello che gli passa per la testa, dove gli uni si scagliano contro gli altri e c'è solo da vomitare per lo squallore. A questo punto preferisco ...la tv. Non c'è più niente di nuovo, in quel caso. Il "leader", chiunque esso sia, è l'unico a beneficiarne, tutti gli altri sono solo più delle pecore.
...ma tutto questo è un'altra storia (-:
buona giornata e buon proseguimento
Alisei
Scritto da: Alisei | 25 settembre 2005 a 10:38