Inchiostro segnala:
Oggi, la Comissione Giustizia del Senato ha sentito il presidente della MetaMachine Sam Yagan.
La commissione sta conducendo uno studio denominato "La protezione del copyright e dell'innovazione dopo la sentenza Grokster", che si prefigge di fare il punto sul rapporto tra il copyright e l'innovazione dopo la sentenza Grokster che ha fatto chiudere parecchi software P2P.
Sam Yagan ha fatto alcune dichiarazioni molto interessanti sul mondo P2P dopo aver parlato alla commissione.
Innanzitutto ha rassicurando che MetaMachine non chiuderà ma, lo specialista in matematica applicata e laureato alle università di Harvard e Stanford asseconderà le richieste della RIAA.
La RIAA, che rappresenta più del 90% delle etichette musicali mondiali (tra cui le quattro più importanti), ha iniziato una campagna epistolare intimidatoria (tredici lettere nell'ultimo mese).
Nella lettera, che è stata trasmessa alla maggior parte degli sviluppatori proprietari di P2P, la RIAA ha intimato di cessare immediatamente l'incoraggiamento ad infrangere il copyright (attraverso i propri software).
Il testo completo è il seguente: "richiediamo l'immediata cessazione di tutte le attività che mirano all'induzione ad infrangere i diritti musicali dei membri che la RIAA rappresenta. Se desiderate discutere una risoluzione preventiva di questo reclamo contro di voi, mettetevi in contatto con noi immediatamente."
La lettera è stata inviata alla MetaMachine, a BearShare, a WinMX, a LimeWire ed ad Ares.
Sam Yagan ha annunciato che ha già risposto alla richieste della RIAA.
In commissione ha chiaramente detto di essersi impegnato personalmente con Sherman (CEO RIAA) sulla pronta adesione alle richieste delle major.
Per Yagan la MetaMachine non ha i soldi per contrastare le beghe legali ed è costretta ad uscire da questo business.
E' proprio l'intento (ovvero dimosrare che i proprietari incitino alla violazione del copyright lucrandoci sopra) il maggior pomo della discordia tra sviluppatori e major.
Secondo Yagan la sentenza della Corte Suprema è inapplicabile in quanto si entra nel cosiddetto processo alle intenzioni. Il fondatore della MetaMachine rimane convinto che non ha mai incitato a violare la legge.
Oltre a queste esternazioni, Sam ha spiegato ai politici americani tutti i benefici che la tecnologia Peer to Peer sta portando al mondo tecnologico e non.
Le Major indubbiamente stanno vincendo la battaglia contro il P2P proprietario ma ci sono altri fronti che godono di ottima salute; i software open-source non sono attaccabile legalmente visto che non fanno riferimento a nessuna persona giuridica e ci sono anche le reti private di file-sharing tipo MIRC.
Il capo di uno dei migliori software in circolazione ha messo in guardia il mercato USA: se si permetterà alle Major di perseguire legalmente il file-sharing si produrrà la migrazione di questa tecnologia in altri paesi (sfuggendo alle azioni legali americane) impoverendo il paese tecnologicamente più avanzato del mondo.
Vale davvero la pena proteggere una piccola lobby economica a discapito della crescita di uno stato?
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