Sequoia capital ha investito 3 milioni e mezzo di dollari (= 7 miliardi di vecchie lire) in uno dei siti di distribuzione video più noti (YouTube).
Ripeto, a costo di essere ripetitivo e pedante (ma è importante!), quanto più volte abbiamo avuto modo di discutere: i siti di video online giocano un ruolo fondamentale per gli assetti futuri dei media.
Non sono, ma soprattutto, non saranno solo siti di raccolta clip.
Saranno il punto d'accesso (o se volete uno dei più importanti punti d'acesso) ai contenuti video del futuro.
Questo è il motivo per cui tutti i colossi si stanno muovendo in questa direzione.
Essere fuori da questo settore vuol dire essere fuori dalla comunicazione online dei prossimi anni.
A chi saranno inviati i video, gli scoop, le anteprime?
Dove saranno caricati?
Sul sito più credibile, più autorevole, più facile, più affidabile.
Che sarà quindi il primo ad avere accesso alle informazioni, addirittura ancor prima dei blog più famosi.
In Italia nessuno ne parla e il digital divide internetico avanza (sul fronte dello sviluppo di applicazioni Internet, la distanza dell'Italia rispetto ai paesi più evoluti, ha raggiunto ormai livelli davvero imbarazzanti).
Link: RED HERRING | YouTube Scores $3.5 Million
Sequoia Capital announced Tuesday it had given consumer media company YouTube $3.5 million in a first round of funding.
YouTube provides a web-based service through which users can watch and share home movies or other original video content.
The investment will be dedicated to growing the company, building out its service, and sales and marketing.
"With more and more people carrying around devices that capture video, from digital cameras to cell phones, YouTube is set to become an essential destination for watching and sharing these experiences," said Chad Hurley, CEO and co-founder of Menlo Park, California-based YouTube.
Marco, hai perfettamente ragione e non riguarda solo il mondo video . Oggi per esempio ho sentito alla radio, l'ennesima notizia che parla del web e soprattutto del web 2.0 , tanti sono i siti in concorrenza ( e sappiamo che la concorrenza permette di crescere ) che provengono da ogni parte del mondo, tranne che dall'Italia . Quando riusciremo a vedere anche in Italia, un servizio innovativo e capace di stare al passo con i "grandi"? Speriamo bene ...
Scritto da: Fabio Catapano | 09 novembre 2005 a 16:21
sono molto d'accordo con i vostri interventi. date un'occhiata al nostro sito, noi stiamo provando a fare qualcosa in quel senso, per i cellulari(la release 2.0 sarà online a breve ed avrà molte features di internet 2.0). certo che in Italia é anche dura trovare le competenze, ma sopratutto persone che siano state esposte a progetti a respiro "globale".
ogni vostro commento su mobbango, anche via mail, sarà graditissimo
Scritto da: chris | 10 novembre 2005 a 11:56
Marco, tu scrivi:
"$3.5 milioni di dollari per YouTube e l'Italia che non c'è "
"Sequoia capital ha investito 3 milioni e mezzo di dollari (= 7 miliardi di vecchie lire) in uno dei siti di distribuzione video più noti (YouTube).
"Ripeto, a costo di essere ripetitivo e pedante (ma è importante!), quanto più volte abbiamo avuto modo di discutere: i siti di video online giocano un ruolo fondamentale per gli assetti futuri dei media."
Mi trovi assolutamente d'accordo, ma purtroppo avere un'identità a stelle e strisce sembra essere l'unico modo per attirare l'attenzione delle persone che si occupano di divulgare e comunicare .
Come tu già sai noi siamo sul mecato dal 2002 con http://lulop.com, dal marzo 2005 distribuiamo LULOP2 open source http://lulop2.sf.net, una piattaforma di online video management che è al pari con i vari Flickrs if video http://makeclean.iobloggo.com/archive.php?eid=204. Non una parola è stata spesa su quello che facciamo o come lo facciamo, nonostante non te ne mancasse l'opportunità.
Meno male che almeno il mercato ci ha recepito e scelto. Fa quasi rabbia che -scusami se ti cito ancora:
"In Italia nessuno ne parla e il digital divide internetico avanza (sul fronte dello sviluppo di applicazioni Internet, la distanza dell'Italia rispetto ai paesi più evoluti, ha raggiunto ormai livelli davvero imbarazzanti)."
A costo di essere pedante e ripetitivo, in Italia nessuno ne parla, nemmeno chi è nella migliore posizione per farlo, e questo è davvero IMBARAZZANTE.
Scritto da: lorenzo | 10 novembre 2005 a 13:35
Lorenzo premesso che non sono il tuo ufficio stampa (!) ti confermo che Lulop è un ottimo prodotto, come ho già avuto modo di dirti (e di scrivere).
Non devi convincere me, ma semmai gli utenti a farne parlare, perché come sappiamo, tecnicamente merita.
Nel post in questione (per farti capire il ragionamento di partenza) ero partito dall'ennesima notizia di investimento da parte di un venture capitalist USA (se avesse riguardato Lulop avrei citato Lulop, con gioia).
Di getto ho buttato giù 2 riflessioni ma pensando in particolare alla tabella comparativa di Tech Crunch di qualche giorno fa (perchè non contatti Arrington?) e ai vari siti video chiavi in mano per gli utenti.
Target consumer.
Approccio: upload, tag, share
Lulop ha questo target e questo approccio?
Istintivamente e come percezione da utente direi di no (ma dimmi se sbaglio).
Non paragono Lulop a un sito come Vimeo o YouTube; lo vedo semmai come una piattaforma che si rivolge a un target più professionale interessato alla distribuzione di video.
E personalmente la considero una scelta saggia da un punto di vista imprenditoriale.
I siti del post invece hanno un target chiaramente consumer che non andrà mai qui
http://sourceforge.net/project/showfiles.php?group_id=130249
a scaricarsi lulop2 per installarlo su un proprio server facendosi carico dei costi di banda e di tuti i problemi annessi (ma io penso invece di usarlo a breve :).
Finalità e target diversi dunque.
Almeno questa è la mia percezione, se ti interessa.
Se invece la finalità di Lulop è quella di diventare un Flickr del video, beh allora suggerirei di dare un'immagine differente e mi riprometto di parlarne nel prossimo post in tema ;)
Spero di averti chiarito la mia posizione.
Ciao!
Marco
Scritto da: Marco Montemagno | 10 novembre 2005 a 14:11
Marco
non mi aspetto che mi faccia da ufficio stampa. Capisco il tuo punto, anche se non concordo
.
Le caratteristiche di LULOP2 sono listate qui (post che trovi in trackback nell'articolo di Telecrunch):
http://lulop.org/open/?p=80
parte di queste caratteristiche, come i tags e il channelling dinamico basato sui tags, sono adesso in debugging su http://lulop.com e faranno parte della prossima release, non di quella che puoi scaricare adesso da sourceforge. Le puoi testare usando il tuo accesso http://mpk.lulop.com, a partire dal quale posso mostrarti anche come abbiamo organizzato lo "sharing" professionale che facciamo a favore di producers a broadcasters. Ma se proprio non vuoi usare la tua ID convinci almeno Kay Rush a usare la sua, siamo anche più contenti :-)
Se invece sei disposto a pubblicare sul web le esperienza di una installazione di LULOP2 abbiamo ancora 9 mediacenter a disposizione per i betatester pubblici http://lulop.org/open/?p=37
LULOP.com è sicuramente una community costruita attorno alla distribuzione di video ad uso broadcast, però i suoi 4 anni di esperienza in upload-publish-download dei video hanno plasmato un software open source con caratterstiche assolutamente avanzate e uniche come il suo claim: media asset management made weblog-easy. Ma se proprio devo confrontarmi con una buzzword, passo sul Flickr of video e mi prenoto per il MovableType of video, ci si addice di più -ci mancano solo gli user entusiasti :-)
Scritto da: lorenzo | 11 novembre 2005 a 09:22
"Ma se proprio non vuoi usare la tua ID convinci almeno Kay Rush a usare la sua, siamo anche più contenti :-)"
Ripeto: NON sono il tuo ufficio stampa.
>abbiamo ancora 9 mediacenter a disposizione >per i betatester pubblici >http://lulop.org/open/?p=37
Questo sembra interessante.
>Ma se proprio devo confrontarmi con una >buzzword, passo sul Flickr of video e mi >prenoto per il MovableType of video, ci si >addice di più -ci mancano solo gli user >entusiasti :-)
Si questo è il buzz del momento (che però ha un suo peso). Ma resterei su un target professionale, fossi in te senza addentrarmi nell'arena di tutti questi siti consumer.
In ogni caso, ti ripeto, perché non vi fate sentire sui blog (USA) dove si parla di video? Perché non contatti periodicamente tech crunch, boing boing, ecc.?
Ti possono dare quella visibilità necessaria.
Ciao in bocca al lupo :)
M
Scritto da: Marco Montemagno | 11 novembre 2005 a 10:19
Marco,
non sono in cerca di visibilità, ma di riconoscimento da parte di un giornalista che ha una colonna tecnologia su una TV.
Spero di aver corretto la tua percezione negativa sullo stato dell'online video in Italia.
Fammi sapere se usi Lulop2 e cosa ne pensi.
buon weekend
Lorenzo
Scritto da: lorenzo | 11 novembre 2005 a 11:46
Lorenzo non sono un giornalista (forse qualche incomprensione di comunicazione nasce da questo malinteso), ma sviluppo progetti web dalla mattina alla sera.
Ho sempre pensato a Lulop come a un ottimo prodotto ma lo stato dei video online in Italia (togli Lulop e fai un ragionamento generale) non mi sembra goda di ottima salute (purtroppo).
Appena uso Lulop2 ti dico :)
Ciao buon we.
Scritto da: Marco Montemagno | 11 novembre 2005 a 11:54