Premessa: non mi piacciono le classifiche.
Negli ultimi giorni mi sono arrivate parecchie email sulla Top 100 Technorati/Alexa versione italiana, sia di Ludovico aka Qix sia di Blogitalia (e da ultimo questo post pazzesco, da cui immagine sopra - spero sotto CC -, sui 24 personaggi più influenti della Blogosfera).
Come da premessa non è un argomento che mi appassioni ma propongo qualche riflessione.
- Considero sempre molto positivamente chi sviluppa progetti e
iniziative; che si tratti di un sito, di un post che propone un'idea
originale, di un progetto business o no profit.
Tutto quello che può contribuire a far muovere il web italiano mi sembra da premiare.
Quindi bravi Qix e Blogitalia :) - La top 100 di Technorati ha limiti infiniti già evidenziati dai
vari blogger americani e sicuramente da qualche osservatore italiano (Giuseppe per tutti?).
In sintesi: è inutile e ingannevole stilare una classifica dei 100 blog più linkati senza dividerla per argomento e per nicchie.
- Grillo, ad es.
è il 18° blog di Technorati
ma è lampante che non è il 18° blog più importante al mondo.
Al contrario il blog di Grillo, perché scritto in italiano e legato a un personaggio noto in Italia, nella blogosfera mondiale ha un peso pari a zero.
Oppure prendiamo l'esempio dei blog tecnologici: Tech Crunch al momento è il numero 1 al mondo, a mio parere ed è in grado di influenzare (ne sono certo) le decisioni dei venture capitalist americani in materia di start up.
Però non è leader in nessuna classifica disponibile.
Lo stesso vale per ogni settore, sia nel mondo sia in Italia. - In Italia abbiamo persone molto in gamba sul web; perchè allora non
proviamo a sviluppare qualcosa di più sofisticato di Technorati?
Per i motivi che sappiamo (!), ma una classifica (come è stata proposta da più parti), in grado di calcolare i top 10/100 di varie nicchie la troverei già molto più interessante (non è affatto semplice e immagino che richieda tanto bel web semantico, ma è uno strumento potenzialmente più utile per chi legge). - 2 inesattezze (visto che ne stiamo parlando):
x Struzzo TV >> non faccio il giornalista, ma di mestiere sviluppo progetti su internet ;)
x Qix >> Sky Tg 24 Blog ha link, ad oggi, da 152 siti (hai preso l'url esteso) - Le classifiche in questione non individuano i 100 blog più importanti o più famosi; individuano i 100 blog più linkati.
Questo è un parametro che in termini di autorevolezza ed importanza è tutto da dimostrare.
La dimostrazione più semplice (ne faccio uno contrario ai miei interessi per scansare ogni dubbio) sono i network di blog.
Blogosfere avrà 100 blog ognuno con 99 link agli altri di default.
Ha senso che siano tutti in classifica?
Ha senso che il sito principale di un nanopublisher, linkato di default da tutti gli altri sia magari in cima a una classifica?
La risposta è: no, a meno che non siano blog che realmente funzionano, sono apprezzati e vengono quindi linkati da altri. - A scanso di equivoci questo genere di classifiche (americane e italiane) deve evidenziare con grande precisione che si tratta di uno strumento di intrattenimento / curiosità e non di un tool in grado di accertare e validare la blogosfera (= chi legge le classifiche, soprattuto se non è un addetto ai lavori, deve capire subito che la classifica non ha nessuna pretesa di assolutezza).
Cosa ne pensate?
Ciao.
Ti leggo, non assiduamente, ma ti leggo. Sono sostanzialmente d'accordo con quanto hai scritto e precisato con dovizia di particolari.
La domanda potrebbe essere: ha senso una classifica di blog? O è il solito bisogno di autoreferenziarsi?
ciao
Scritto da: mr reset | 22 novembre 2005 a 15:44
Chi fosse una blogstar si sapeva già da prima. Ci sono state qualche belle scoperse, blogstars "non mainstream" ed evidenti contaminazioni, vedi quei blog che sforano template ed i vari nani, per i motivi che tu hai detto.
Scritto da: Domiziano Galia | 22 novembre 2005 a 23:00
Spesso i blog vengono usati per criticare un prodotto, un sito, un servizio, una scelta politica. Quando si scrivono questo genere di post si linka ciò che si sta criticando. Quindi per assurdo un blog molto criticato potrebbe risultare importante secondo Technorati.
E' solo una delle tante limitazioni
Scritto da: Bricke | 23 novembre 2005 a 10:53
concordo.
anche perchè potremmo fare un parallelo con i sistemi di indicizzazione di Google che pubblicano SERP per ordine di importanza: i parametri utilizzati per classificare i siti sono complessissimi, e non si riducono alla mera conta dei link.
probabilmente bisognerebbe prendere spunto dai criteri utilizzati da Google e tentare di replicarne l'efficacia (sempre che Google non ci abbia già pensato...).
Scritto da: Marco Cavichioli | 23 novembre 2005 a 11:54
a proposito: segnalo questo post...
http://www.motoricerca.net/archives/2005/11/22/feedster-rinnova-la-top-500-blog-globale/
Scritto da: Marco Cavichioli | 23 novembre 2005 a 12:03
concordo perfettamente con te, tanto che il 14 novembre ho postato "La lista dei top100 blog italiani è dei migliori? I più popolari? Non credo..." e altri due pezzi su qualità e percezione di qualità su web.
Quindi, certo, penso che tu abbia ragione!
Scritto da: boh | 23 novembre 2005 a 15:46
Non sono un esperto del mondo blog (ho aperto il mio solo il 17 agosto scorso), ma la sensazione è che la straordinaria possibilità che Internet offre a chiunque per avere visibilità sia solo potenziale e difficile da “accendere”.
In realtà, salvo alcune eccezioni, molti dei siti più famosi (il che non significa autorevoli) godono di un effetto traino operato dalla fama dell'autore raggiunta prima e al di fuori del blog (Beppe Grillo o i vari scrittori, autori, comici o giornalisti televisivi).
Inoltre, i contatti e i mezzi per veicolare il proprio lavoro di cui dispone chi già opera nel mondo dei media lo mettono in una condizione di partenza notevolmente avvantaggiata rispetto al resto dei blogger.
Personalmente, avendo scelto di rimanere anonimo (e quindi di non pubblicizzare il blog neppure tra gli amici), ho riscontrato che per avere un minimo di visibilità è indispensabile quantomeno interagire con altri blogger, il che necessita di una quantità di tempo libero che difficilmente ha a disposizione chi lavora.
Riguardo i metodi utilizzati per classificare i blog, sono d’accordo con quanto sostanzialmente espresso nei commenti.
Soprattutto il sistema dei link mi sembra fuorviante e passibile di distorsioni da parte di chi cura più l’aspetto promozionale che i contenuti.
Scritto da: Fard Times | 12 dicembre 2005 a 10:01
Grazie per il post!! utilissimo
Scritto da: Marco | 26 aprile 2009 a 01:55