Questo post di Luca mi ha messo davvero di buon umore e merita alcune riflessioni (ottimistiche!) sul tema Italia e sviluppo Web, di cui abbiamo parlato spesso.
L'aspetto positivo che si sta delineando, è la crescita, prevalentemente dal basso, di iniziative che spingeranno, a mio parere inevitabilmente, ad una rinascita del web italiano.
Alcuni elementi fondamentali per questo rinascita sono, a mio parere:
- blogosfera sviluppata
- applicazioni sociali nei diversi settori
- partecipazione dei media e delle aziende
Diamo per scontata la crescita degli utenti internet Italiani (oltre 30 mln secondo le ultime stime Nielsen/Netratings).
Partiamo dai blog.
I blog italiani sono in crescita sia quantitativa sia qualitativa: numeri di Technorati a parte ci sono testimonianze continue di nuovi blog aperti (sia di utenti, sia di aziende, sia di personaggi) ed alcuni blog sono ormai davvero qualitativi (ognuno ha i suoi preferiti lascio a Voi scegliere).
Per quello che è la mia esperienza personale, mi limito a dire che per le notizie del mio settore Web/Tech, la fonte sono ormai solo blog/siti stranieri ed una decina di blog italiani; solo in un 5% dei casi (= praticamente mai) ho informazione in anteprima e di qualità da siti italiani di media tradizionali.
Questo contesto permetterà alle nuove iniziative di poter contare su una cassa di risonanza importante ed al tempo stesso autorevole per far conoscere i progetti/prodotti/attività più interessanti.
Senza contare che la blogosfera italiana stessa farà da primo filtro rispetto alle novità proposte.
I blog sono però solo una parte del web attuale, per quanto la più cercata oggi dai media.
L' aspetto centrale per lo sviluppo del web italiano sono invece le applicazioni, che consentono agli utenti di aggregarsi, di usare Internet meglio ed integrarlo nella propria vita.
Guardiamo alcuni esempi USA: foto > Flickr, Community > MySpace, Video > YouTube, audio > Odeo, notizie > Digg.
Senza applicazioni non si va da nessuna parte perché sono la porta d'ingresso per le masse (e il nuovo centro di gravità del web); milioni di utenti che non vogliono aprire un blog ma vogliono scambiarsi foto, vedere un video, commentare una notizia, ecc. (e una volta entrati in Internet non è detto che diventino sempre più attivi, aprano un blog, lancino un gruppo su Google e via dicendo).
In Italia non abbiamo molto, è vero, ma c'è una grande voglia di fare e stiamo seminando.
A ritmo crescente.
Negli ultimi giorni (cito le prime iniziative che mi vengono in mente, ce ne sono altre e se le postate nei commenti le aggiungo): il desiderio di un sito in stile Digg (speriamo migliore e localizzato in base alle nostre esigenze), la localizzazione del progetto Fon fatta da Stefano, un sito per viaggiare a meno di 500 euro da Giorgio e Andrea, Smarking di Faber - in cui ..disclaimer...sono coinvolto - (senza dimenticare applicazioni già consolidate come Lulop per i video, Mysyndicaat per i feed RSS, Bloggers.it e Splinder per creare blog, oppure ancora iniziative come Blogo, Communicagrup, Blogcenter, Blogosfere - in cui ..disclaimer...sono coinvolto -, ecc. sul fronte dell'imprenditoria editoriale).
Se a queste applicazioni create dal basso aggiungiamo le iniziative di gruppi già affermati (es. Dada con la recente piattaforma di blog, Tuttogratis nel nanopublishing, ecc.), abbiamo la fotografia della spinta "che viene dal web", in atto.
Lenta, invisibile, ma costante.
Infine l'adesione dei media e delle aziende.
Sui media è evidente l'attenzione crescente per il web.
In questo momento molto concentrata sui blog ma credo, in futuro, su tutti gli altri aspetti della Rete.
Più in generale i media italiani sono ormai online e stanno integrando il web tra le proprie fonti d'informazione (chi più chi meno).
Allo stesso modo le aziende proseguono veloci dentro Internet; tutte connesse, tutte con l'email, tutte che cercano online informazioni.
La sensibilità per la promozione oline e per strumenti nuovi di promozione rispetto ai banner classici è altissima (anche se si concretizza ancora poco); si inizia a parlare di corporate blog; si inizia a parlare di monitoraggio del buzz del web; cresce la spesa sull'advertising online; più in generale tutti i soggetti della filiera, dai fornitori, alle concessionarie, ai centri media, ecc. spingono in una direzione web.
Che cosa manca allora per far decollare il web italiano (oltre ad una buona dose di fortuna e di tempo) ?
Dobbiamo crederci.
Cosa ne pensate?