I Mondiali di calcio 2006 si svolgeranno per la prima volta nell'era dei blog e dei siti di video sharing, con videocamere ormai di ottima qualità a prezzi accessibili a tutti.
Ecco allora che è inevitabile che momenti un tempo trasmessi solamente dai media tradizionali (ad es. gli allenamenti) si possano oggi vedere online (gli aspetti giuridici, diritti, esclusive, ecc. sono ovviamente tutti da valutare oltre che molto problematici da gestire).
Come funziona?
Un tifoso va a vedere gli allenamenti, li riprende, li carica su Youtube/Google Video/..altri 120 siti di video disponibili, il mondo vede quelle immagini.
Per chi conosce il web si tratta di qualcosa di ovvio e naturale ma non credo che tra "la massa" (si è una definizione orribile, scusate) ci sia la percezione di quanto stia accadendo (e delle conseguenze che tutto questo inevitabilmente ha sull'informazione, i diritti di concessione, la copertura dell'evento, ecc.).
E di quanto siamo di fronte ad un fenomeno ormai inarrestabile, proprio come lo è stato il file sharing per musica e video.
Sono davvero curioso di vedere che cosa succederà durante i Mondiali e quale sarà l'impatto del citizen journalism.
Strategy OR Soccer: More Videos of England Practice from Unoficial Sources Blog
Il mercato reagirà nel prossimo futuro come di consueto , denunce, intimidazioni, pubblicità per scoraggiare le riprese amatoriali di eventi con diritti televisivi.
Articoli e articoli di giornali che indicheranno come "buoni" quelli che riprendono per sky e compagni e "cattivi" i piratoni che riprendono in barba ad ogni regola.
Il mercato reagisce sempre cosi!
Scritto da: Keper | 26 maggio 2006 a 17:05