La velocità con cui i siti di video sharing (= i siti dove chiunque carica qualunque video) stanno impattando il mondo di Internet e i media, fa riflettere.
Se guardiamo i blog di 1 anno fa e di oggi notiamo subito una quantità infinita di player video in più che mostrano video di ogni genere. Mai come oggi possiamo essere un media.
Allo stesso modo i media tradizionali sono travolti da un fenomeno che ancora non sanno come gestire.
Ecco che, fare il punto su questo importantissimo trend può essere utile per comprendere la direzione futura del Web in generale.
Gli interrogativi ricorrenti su YouTube, applicabili alla maggior parte dei sistemi di Video sharing in circolazione, sono a grandi linee i seguenti:
- YouTube ha un modello di business sostenibile?
- YouTube è legale? Sopravviverà alle cause?
- YouTube aiuta o danneggia chi produce video?
- YouTube è appetibile per essere acquistato?
- E' legale se inserisco un video presente su YouTube sul mio sito/blog?
Entriamo nel merito.
1) YouTube ha un modello di business sostenibile?
YouTube avrebbe un valore stimato di 1 miliardo di dollari.
Non vi so dire se l'importo sia esatto o meno ma possiamo dedurre che se Skype ha avuto un valore complessivo intorno ai 2 mld di dollari e Myspace è stato acquistato per 580 mln di dollari, allora sono numeri che hanno senso.
Il modello di business, di per sè, è abbastanza facile da immaginare: raccolta pubblicitaria sul sito (o sui video), accordi con i produttori per dare visibilità ai contenuti.
Un sito con i numeri di YouTube non ha problemi a generare entrate.
Il problema semmai è giuridico: è legale guadagnare grazie alla pubblicità posizionata vicino/dentro contenuti di proprieta altrui?
Questo introduce il prossimo tema.
2) YouTube è legale? Sopravviverà alle cause?
Come sempre in questi casi: il sistema di per sè è legale, l'uso...dipende.
Controllare gli utenti, moderando a priori renderebbe YouTube inutilizzabile per cui dal punto di vista di chi lo usa rappresenta il sistema migliore.
Il fatto che però si possa caricare di tutto espone, irrimediabilmente, questa tipologia di siti a innumerevoli eccezioni di illegalità (fondate).
La recente causa intentata da un giornalista (grazie a Christian Tipaldi per avermela ricordata) è solo una delle prime di una lunga sfilza (qui un buon link sul tema "Cause a YouTube e Google Video: Reporters").
Tutto starà in come YouTube riuscirà a gestire le cause, quanto saprà diventare potente e come saprà generare utili.
Sui problemi legati a copyright e cause ricordo questo articolo di Fred Von Lohman, legale di di EFF, che delinea alcune soluzioni possibili.
3) YouTube aiuta o danneggia chi produce video?
Questo è un aspetto che all'inizio non era stato considerato ma ora inizia ad emergere.
Se all'inizio l'amore verso YouTube era incondizionato, oggi con la crescita del videoblogging e del citizen journalism i micro produttori iniziano a preoccuparsi.
E' il caso di Ze Frank che produce il suo fantastico The Show e guadagna usando Revver (ma se il video viene visto su YouTube lui smette di guadagnare); oppure pensiamo al caso del video delle mentos cha ha fatto il giro del mondo.
Ma il problema riguarda anche la policy di YouTube: chi è titolare dei diritti se carico il mio video? Boingboing ha molte info al riguardo.
La mia opinione in questo caso è semplice e affine a tutti i discorsi già fatti in materia di file sharing: non si può fermare il fenomeno dei video e bisogna imparare a guadagnare dall'esposizione.
YouTube e altri siti di video sono vetrine straordinarie che possono portarti di fronte a milioni di persone: non è assurdo che più persone ti vedono, meno guadagni?
La soluzione c'è e sta solo aspettando di essere trovata (product placement embeddato nel format del video, pagamento per ogni video visto, altro).
4) YouTube è appetibile per essere acquistato?
Battelle, il band manager di Boingboing, sostiene che, per quanto YouTube possa valere, di fatto nessuna major e nessuna grande sorella del Web (Yahoo, Google, Microsoft, Aol) comprerà YouTube rischiando di portarsi in casa miliardi di dollari di cause.
Il punto è molto delicato e va valutato.
Credo però che quando si raggiungono i volumi di YouTube un acquirente lo si possa trovare senza grossi problemi.
Anche perché, se si considerano pericolosi i siti che contengono contenuti prodotti dagli utenti (perché, stringi stringi, di questo stiamo parlando) , allora vanno inclusi nella categoria moltissimi dei principali cardini del web, da Digg ai siti di social networking (nb: Myspace è stato acquistato lo stesso).
5) E' legale se inserisco un video presente su YouTube sul mio sito/blog?
Un ultimo punto che accenno soltanto riguarda i cosiddetti video embedded (i video embeddati/inseriti sul proprio sito).
Tutti noi li usiamo e sempre più ci si chiede se sia o meno legale questo tipo di utilizzo.
Penso sia giusto inziare a rifletterci su e nel frattempo rimando a questo breve post di Lost Remote sulla pratica del youtubing, ormai irrinunciabile per chi ha un blog.
Mi fermo qui, mi dite la Vostra?