Ho seguito il dibattito in corso sulle classifiche di blog e, più leggo, più mi convinco che le classifiche (non solo queste ma anche la Technorati Top100, ecc.) fatte così proprio non funzionano (ehi, restano buone le considerazioni positive fatte!).
Il nodo principale riguarda il concetto di popolarità cui ruotano intorno.
Popolarità non autorevolezza.
Mi sembra abbastanza ovvio che un blog possa essere molto popolare ma privo di autorevolezza (es. il blog in italiano sui Chuck Norris facts, che vedo al momento al numero 2 di Technorati dietro a Beppe Grillo (!) è senz'altro molto divertente ma non lo definirei "influente", giusto?).
Allo stesso modo un blog può essere molto popolare in un settore ma privo o quasi di autorevolezza in altri (ad es., il blog di Grillo per me che campo di progetti web non è francamente di nessun interesse e se segnala una nuova tecnologia web non gli riconosco alcuna autorevolezza/credibilità).
E ancora.
Se si parla di RSS in Italia mi interessa, ad esempio, il parere di Simone Carletti: ha solo 46 blog che lo linkano? Beh, scusate, chi se ne frega: è bravo è competente e vale la pena leggerlo.
Gli esempi possono continuare all'infinito e la conclusione alla fine è
sempre la stessa:
a che cosa serve per i blog una classifica di popolarità
(basata solo sui link, perché di link stiamo parlando)?
Infatti, se lo scopo è solo quello di dare un parametro numerico allora è più facile fare un accordo con Nielsen (preferite Google o Performancing?), ogni blog si installa un tracker che ne rileva il traffico e alla fine dell'anno sappiamo chi è più visitato e chi meno.
In questo modo si usa un parametro (pagine viste e teste raggiunte) che è quello che oggi (sobh) interessa al mercato e fine del problema.
Ma, deduco, che non sia questo quelo che si vuole ottenere, giusto?
I blog si pesano e non si contano quindi bisogna trovare un modo di classificare il loro "valore", "l'autorevolezza", la "capacità di influenzare"?
Ma questo nodo, importantissimo, è molto difficile da sciogliere se ci limitiamo a "contare".
E' più autorevole Wittgenstein o Paolo Attivissimo ?
Uhm, dipende: se si parla di bufale online Paolo è la bibbia ma se
si parla di possibilità di bucare i media, di portare notizie oltre il
web sui media tradizionali Luca Sofri, senza paragone.
E ancora, se si parla di blog, aziende e motori di ricerca a chi vi affidereste a Mauro Lupi o a Beppe Grillo?
Oppure.
Se il blogger è attento a quello che altri scrivono su di lui è un parametro da tenere in considerazione oppure no (ehm Daveblog...non sono un giornalista)?
Se partecipa alla conversazione (Grillo, ad es., posta e scappa)?
In definitiva: mi era sembrato di capire che la grande speranza di Internet fossero le nicchie, la democratizzazione dell'informazione, la possibilità per ognuno di avere voce e di scegliere tra più voci.
La blogosfera non esiste, lo sappiamo, ma esistono infinite long tail per ogni settore del sapere che grazie a strumenti come i blog possono emergere.
Se vogliamo classificare i blog allora dobbiamo, mi permetto di suggerire, mettere da parte l'approccio dei media tradizionali basato sullo share, sulla popolarità e trovare il modo di valorizzare il peso/autorevolezza di ogni partecipante alla conversazione.
Non può essere una valutazione statica ma deve considerare i blog per area tematica (scrivo di sport o di politica?), argomento (chi è il più attendibile sullo Tsunami? Sull'elezione del papà? Bisogna includere gli instant blog), per persona (chi è il blogger? C'è differenza se scrive Sabina Guzzanti o un imbianchino? Forse no, ma se scrivono di satira?), per contesto (fiere, convention, meeting, flash mob, ogni evento ha i suoi protagonisti), per network sociale (il blogger ha 1 o 1.000.000 di contatti? Solo online o anche nella vita offline? Chi sono i suoi contatti?) e via dicendo.
Popolarità vs. autorevolezza.
Che ne dite?
concordo pienamente. ma non credo che possa esistere (o potrà mai esistere) un'unica "classifica" dei blog. anzi: spero che esistano molti modi diversi di "pesare" (o misurare) i blog.
inoltre non solo diverse esigenze richiedono diversi criteri di misurazione, ma tali misurazioni devono anche essere distinte per ambito o argomento. faccio un esempio: su Google esiste una "classifica" per ogni chiave di ricerca. di certo non posso essere primo per la ricerca "Pamela Anderson", ma il fatto che sia primo per la chiave "partito democratico" la dice lunga, no?
quindi: molti sistemi di misurazione, per molti ambiti e argomenti. a seconda degli obiettivi che ci prefiggiamo e delle necessità che abbiamo. poi, semmai, si fa una sorta di "riepilogo" come quello di ludo su qix.
a questo punto rilancio una domanda: secondo voi a cosa servono (o a cosa dovrebbero servire) le "classifiche" dei blog?
per quanto mi riguarda potrebbero servire per misurare l'autorevolezza di un blogger, per pesarne il valore degli spazi pubblicitari, per verificarne il reale impatto sulla realtà e per dare un'immagine istantanea del grado di interesse di argomenti specifici. tanto per cominciare...
Scritto da: marco cavicchioli | 24 luglio 2006 a 19:31
Bè, Marco, lo sai che ho fatto? mi son fatto un giro tra i meglio classificati che compaiono in siti che "recensiscono" e classificano. Bè, devo dirti che ai primi posti spesso ci son blog che, pur avendo un gran traffico, non aggiungono nulla al "traffico" di idee. Forse si sta diemnticando quella che era la vocazione di internet per chi non aveva mai potuto accedere ai media per dire la propria opinione. Blog di Grillo a parte, che per me (parere soggettivo molto motivato) non ha alcun valore scientifico ma è essenzialmente populismo imposto, gli altri blog delle top100 son x buona parte diari in cui si parla ancora di tecnicismi internettiani oppure son risorse per stringhe di codici da mettere nel prorpio sito. Isomma.. un gatto che si morde la coda, una comunità che si sta isolando.I Blog son la risorsa nuova per dire,fare,influenzare circa la realtà!se ci si implode..non si combina una bel nulla.
Permettimi, infine, una nota autocelbrativa: io nell'elenco di Blogitalia sono tipo al 5millesimo posto o roba del genere.. ma non ho nulla da invidiare a molti che mi precedono! sì sì . :-))
Scritto da: Andrea | 24 luglio 2006 a 20:05
ma non sarebbe un'idea fare un reting per i blog?
Intendo una valutazione data dagli utenti non tanto sul blog..ma proprio per ogni post in base magari a vari parametri.
Una specie di rating alla youtube..dove invece del video c'è il post, e invece che solo una valutazione generica in stellette ci siano piu valutazioni (con stellette o come volete voi) ognuna per un aspetto (competenza, capacità d'informazione, etc).
Chiaramente dovrebbe essere una cosa univoca per le varie piattaforme. E allas fine facendo la media delle valutazioni di tutti i post si potrebbe ottenere il "peso" del blog, lasciando stare i numeretti del traffico che per un blog contano magari non zero ma nemmeno cento.
Che ne pensate?
Scritto da: oscar | 24 luglio 2006 a 21:26
rating..non reting :)
Scritto da: oscar | 24 luglio 2006 a 21:26
"ehm Daveblog...non sono un giornalista"
visto che siamo in tema di rivelazioni ti svelo un segreto: non mi chiamo Daveblog. E poi scusa, se conduci una trasmissione su SkyTg24 e sottotitoli il tuo blog "giornalismo dal basso" uno cosa dovrebbe pensare, che scavi i tunnel della metropolitana? :)
Scritto da: Davide | 25 luglio 2006 a 08:03
Interessante Davide (in effetti qualche tunnel ogni tanto...:)
Il fatto è che in Italia associ il fatto che uno fa informazione con il fatto che sia giornalista (io ad es. non so che mestiere fai tu ma "mi dicono" che nel tuo campo fai un'ottima informazione).
Beh, piacere di conoscerti!
M
Scritto da: Marco Montemagno | 25 luglio 2006 a 09:17
Un piccolo intervento a margine.
Innanzi tutto ringrazio Marco per le sue considerazioni nei miei confronti e per avermi citato in questo post. :)
In secondo luogo, confesso di aver dato uno sguardo molto rapido alla classifica e non ho ancora parametri sufficienti per valutarla.
Solo c'è un problema di fondo, legato a Technorati.
Da tempo ha seri problemi di performance ed aggiornamento quindi consiglio di valutare bene il peso che ha sulla classifica poiché attualmente i dati restituiti non sembrano troppo aggiornati.
Scritto da: Simone Carletti | 27 luglio 2006 a 12:34
Salve a tutti, buonasera. Ho letto con interesse l'argomento del post e mi piacerebbe fare una domanda. Ultimamente si legge su vari blog "autorevoli" e lo scrivo tra virgolette appositamente, dell'inutilità delle classifiche sui weblog. Mi ritrova assolutamente d'accordo l'idea di " pesare " il contenuto di ciò che si legge. Ma, chi ha creato questi strumenti di " misurazione ", basati sui link, non poteva farsi venire in mente prima, un altro modo x classificarli ??? Perchè ci si deve lamentare sempre dopo ???Creare un elenco di blog sulla base di links avrebbe dovuto far a priori preventivare l'ipotesi di avere nelle prime posizioni diarietti senza rilevanza alcuna.Forse, a chi ha creato questo sistema , sta bene così. No!!!??? Buona serata a tutti.
Scritto da: julia974 | 25 gennaio 2007 a 19:01
Caro Marco,
concordo pienamente con quanto affermi nel post ed aggiungo che ho avuto modo di vedere blog di gente comune che hanno un seguito notevole (guardando i commenti ai post)pur non dicendo nulla di particolare.
La blogosfera abbonda di blog di poetastri che pure hanno un loro seguito...
Questo mi porta a pensare che c'è ancora molto da comprendere sul fenomeno blog.
Leo
Scritto da: leo aruta | 23 marzo 2007 a 23:09