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30 luglio 2006

Commenti

Inchiostro Simpatico

1) YouTube ha un modello di business sostenibile?

NO lo ripeto, i costi con il passare del tempo diverranno insostenibili (già sono molto esosi) e la sua struttura centralizzata gli impone di continuare a spendere per avere più banda. Insomma un circolo vizioso.

2)YouTube è legale? Sopravviverà alle cause?

Tutto dipende da cosa vorranno fare i detentori dei diritti d'autore. Per ora hanno puntato sul software P2P proprietario (ultimo accordo con Kazaa) e denunciando gli utenti (tattica che si sta rivelando fallimentare). Sembra che la priorità sia quella ma se dovessero attaccarla con forza youtube soccomberebbe sicuramente

3. YouTube aiuta o danneggia chi produce video?

Per la mentalità di chi produce musica e film tutto quello che è pubblicità non autorizzata li danneggia in quanto non hanno un ritorno economico diretto. Ci vorranno ancora anni prima di far capire la nuova mentalità che internet porta con sè. Qualche artista più progressista capirà il nuovo business ma fino ad allora non prevedo grossi cambi di mentalità tra gli addetti ai lavori.

4. YouTube è appetibile per essere acquistato?

No per il discorso fatto in precedenza sul suo modello economico squilibrato. Chi lo compra dovrà potenziare un sistema che richiede enormi sforzi economici.

5. E' legale se inserisco un video presente su YouTube sul mio sito/blog?

Se youtube è legale io che "sharo" i suoi video lo sono

Per finire credo che Youtube sia un'altro tassello verso un sistema/software in grado di mediare tra chi vuole produrre materiale in internet e gli utenti che ne vogliano usufriri a costi contenuti e con la massima libertà.

Io da molto tempo sto studiando la cosa e forse fra poco la lancio questa benedetta mia idea :)

Paolo Gagliardi

Ottimo post! Velocemente:
1) Non credo che sia legale posizionare pubblicita' dentro contenuti altrui. Ma direi che "vicino" dovrebbe essere OK, altrimenti la maggior parte dei portali avrebbe lo stesso problema.
2)Come hai detto dipende dai soldi (vedi Microsoft che da anni paga multe mostruose senza battere ciglio).
3)D'accordo con te. Bisogna trovare il modo migliore di sfruttare il fenomeno che e' inarrestabile e poco contrallabile con cavilli legali e clausole contrattuali.
4)Costa/Vale davvero tanto, e' un'investimento che poche aziende al momento potrebbero sostenere. In realta' bisognerebbe sapere quanto fattura e quanto "profitta" YouTube in una anno per iniziare a costruire il business case. Io credo che sia troppo presto perche' qualcuno possa giudicarlo interessante.
5) Bel problema. Secondo me no, anche facendo embedding, perche' di fatto ci si limita a linkare un contenuto remoto. Il blogger in questo caso piu' che condividere si limita a segnalare. Se trovo un sito illegale che consente di scaricare MP3 gratis e lo linko, commetto un reato?

Jacopo Gonzales

Ciao Marco ho letto con molto interesse il tuo post e questo è esattamente il mio punto di vista sulla vicenda:

Allo stato attuale delle cose, Youtube non ha un modello di business sostenibile per il semplice fatto che non c'è un modello di business.

Questo oltre a essere evidente a chiunque è anche ammesso da Youtube stesso, che quasi scherzosamente riferisce di stare ancora pensando a quale strada percorrere. Lungi da me il voler considerare l'inserimento degli Adsense un business model di qualsivoglia specie.

Nello specifico caso di pubblicazione di content video peraltro gli Adsense sono espressamente vietati, per cui anche su questo fronte, Youtube non potrebbe inserire tali annunci in quanto in palese violazione delle guidelines stabilite dal GPlex.

Inoltre sempre riferendoci ai tempi odierni, direi che più che di business sostenibile, si tratta di business 'sostenuto', dal momento che come spesso accade nella Silicon Valley, ci sono i famosi 'angels' a foraggiare i più disparati progetti.

Parlando di potenziale, direi che quello senz'altro c'è, solo che allo stato attuale delle cose non viene ancora sfruttato.

Per quanto riguarda il commento di Battelle sulla non appetibilità di un possibile acquisto da parte di qualche big per paura di possibili cause, direi che mi sembra risibile.

Ricorderei a tutti voi, che su Youtube, è possibile trovare materiale di tutti, ma proprio tutti i tipi (dall'illegale all'osceno passando per qualunque cosa vi viene in mente), cosi come lo stesso avviene su Google et alii. I rischi corsi dai vari player del video sharing sono esattamente gli stessi.

Il check della liceità del content video è cosa assai dura da effettuare con successo ai giorni nostri, specie se in automatico.

Non ci riesce Google con gli Adwords che sono semplici annunci di testo, molto più facili da controllare rispetto al video format.

Eppure la storia del web ci insegna che tutto sommato si sopravvive alle cause.

RNiK

1. NO. Semplicemente troppa banda in uscita. Per i contenuti multimediali ad oggi sono due i modelli di business: 1) pay x view (tipo Rosso Alice) e 2) P2P tipo BitTorrent (banda condivisa).

2. Non lo so, ma ritengo ingiusto che ad essere premiati siano solo i distributori di contenuti (YouTube in questo caso) invece che chi quei contenuti li produce.

3. Entrambe le cose. YouTube può garantire un'incredibile visibilità a dei newbie della produzione multimediale (PRO), ma come la mettiamo con le produzioni commerciali?? (documentari, film, ecc...)

4. Questo dipende molto dal punto 2. Sicuramente se YouTube crollasse sarebbero in molti a volersi gettare sulla carcassa.

5. IMHO è legale. Forse sarebbe meglio se l'embed contenesse anche pubblicità, cioè tu puoi fare "youtubing" a patto di dare una mano nel sostenere YouTube stesso.

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