La denuncia di Google per il caso del video di bullismo sta mettendo in evidenza, una volta di più, il preoccupante livello di "analfabetismo internetico" della classe politica italiana, della stragrande maggioranza dei giornalisti, dei nostri giudici e più in generale del nostro Paese.
La vicenda così come si è svolta e come è stata raccontata dai media è piena di errori macroscopici e alcune affermazioni in tema di regolamentazione della rete stanno coprendo di ridicolo il nostro Paese anche all'estero.
In questi casi penso che sia molto importante che chi lavora e vive online si faccia carico, il più possibile, di diffondere le proprie conoscenze per aiutare chi è fuori dal www, a capire meglio i fatti.
Il tema mi sta ovviamente molto a cuore perché per me il web è la mia vita, il mio lavoro, il posto dove cresco ogni giorno e, in tutta franchezza, ci tengo che sia trattato con il massimo rispetto.
Su Sky Tg24 ho la fortuna di poter esprimere le mie opinioni (sopra il video di un piccolo intervento di oggi sabato 25 novembre, su questo tema) ma suggerisco a chi vuole davvero capire come stanno le cose, di leggersi le numerose opinioni che sono state postate in Rete.
Non è pensabile parlare di Internet senza ascoltare e bisogna partire da quello che chi sta in rete dice della Rete (ovviamente ognuno secondo la sua visione).
Ne ho raccolte di seguito alcune ma da ogni sito, leggendo soprattutto i commenti, trovate poi molte altre opinioni e punti di vista.
Valutate Voi.
- Marco Camisani Calzolari
- Vittorio Zambardino
- Giuseppe Granieri
- John Battelle
- Mauro Lupi
- Antonio Sofi
- Falla girare
- Stefano Vitta
- Downloadblog
- Daniele Minotti
- Carlo Felice della Pasqua
- altri post su Technorati
Update!
Volevo segnalare anche il post di Layla che mi ha giustamente segnalato il tema della net neutrality, collegato a quanto sta succedendo.
Qui (mp3, 4.5MB) l'intervento che ho avuto occasione di fare questa sera su PlayRadio, all'interno della trasmissione Play Blog curata da Stefano Gallarini.
Voi novità?
Update2!
Ecco Dario Salvelli che aveva postato su questo tema (non ti avevo visto!).
Qui invece l'impeccabile Giacomo Dotta su Html.it.
Qui l'approfondimento di Punto Informatico.
Io ho lanciato la campagna "perquisite internet"
http://macest.forumup.it/viewtopic.php?t=4209&mforum=macest
Scritto da: daniele | 25 novembre 2006 a 22:27
Quando ho saputo che google era stata denunciata ho subito pensato che fosse una gran cavolata.. Sono pienamente d'accordo con tutto quello che hai detto nel video.. Bravissss ^_^
Scritto da: Alessandro | 25 novembre 2006 a 22:48
Io condivido a pieno l'espressione da te usata marco: "analfabetismo internetico".
E questo analfabetismo può avere effetti molto negativi, e non solo su un fatto di immagine, di brand italico verso il web ma anche e soprattutto verso quelle che poi potrebbero essere le ripercussioni normative se una simile accusa sfociasse in qualcosa che non oso nemmeno immaginare.
Spero che la direttiva recepita in Italia nel 2003 impedisca di punire chi oggettivamente punibile non è e impedisca cosi di punire anche gli utenti.
Politici, giudici dovrebbero prima cercare di approfondire la materia di internet e reputo che sia un bene che nelle facoltà di giurisprudenza si sia inserito l'indirizzo: diritto e tecnologia. Anche se gli esami per quanto riguarda internet e l'informatica sono ancora pochini (diritto pubblico di internet, diritto privato e penale dell'informatica e poco altro..) è un inizio.
Questa faccenda di google italy mi ha fatto cadere le braccia e mi ha fatto ritornare in mente quella parola tanto odiata: italioti..
oscar
Scritto da: Oscar | 26 novembre 2006 a 02:55
Il video post è senz'altro la più grande novità della rete di questi ultimi due anni... la possibilità di seguire virtualmente milioni di situazioni è intrigante... passo ore su youtube a cercare ogni cosa, senza preoccuparmi di violenze, sesso... perché adoro scoprire il mondo vero e troppo spesso crudo che abbiamo intorno! Purtroppo ho 24 anni, ragiono in un certo modo, non ho ancora bambini... che succederebbe se vedessero ciò che vedo io?? Il problema si estende alla rete intera... ci sono siti, come Ogrish.com pieni di filmati e foto pesantissime, di decapitazioni, attentati, gente suicida e vittime di incidenti terribili! Mio figlio non dovrà vedere quelle cose finché non sarà abbastanza grande, come non so... Youtube (e Google) già effettua una censura, seppur limitata dalla mole di dati, ed è inevitabile che qualcosa passi inosservato!! Ma non centra il servizio, nel regolamento del sito ci sono le regole da rispettare... garantisco che per un video non idoneo mi sono visto cancellare l'account su Youtube!
Il problema sta nella gente! Il bullismo ad esempio, esiste da sempre e ne sono vittime i più deboli, io stesso ho sofferto di maltrattamenti a scuola per anni, alcuni miei amici subivano addirittura pesanti violenze fisiche, ogni giorno fino all'esaurimento... mi stupisce e un po' mi schifa che si noti il problema solo ora, alla visione di un video... i professori cos'hanno fatto in tanto tempo?! Continuate a guardare, io girando sui siti brutti mi sono fatto una bella idea del mondo. Non mi sento di colpevolizzare i ragazzi autori di quel gesto, a quell'età si è tutti un po' incoscienti, chi più, chi meno! Ma se qualcuno li sensibilizzasse al rispetto dei compagni? Se i professori fossero più severi? Non parliamo delle famiglie... spesso assenti nella vita dei figli! E i valori che vengono dalla tv... programmi spazzatura, reality, wrestling!! Basta seguire un dibattito politico... si offendono peggio dei bambini, che crescendo, cosa imparano? Internet per i bambini? Bisogna dar loro meno porcheria, fino ad una certa età!
Questa è la mia opinione, goodnight!!
Scritto da: Michele Cati | 26 novembre 2006 a 04:07
Sono d'accordo con Marco.
Scritto da: Stefano | 26 novembre 2006 a 08:15
Credo che i servizi video sul web siano come delle finestre sul mondo.
Questo gira e ci passa davanti.
Possono esserci panorami più o meno soggettivamente interessanti.
Basta chiudere una finestra ed aprirne un'altra su qualcosa di diverso.
Ma, se vedo un reato, in coscienza devo segnalarlo all'autorità competente, non certo chiudere gli scuri.
Ne', tanto meno, rompere la finestra.
Come sempre complimenti Marco, e grazie
Scritto da: Alex | 26 novembre 2006 a 11:42
L'errore più grande è che si sia perso di vista il punto centrale: i bulli (i veri cattivi) che fine hanno fatto?
Scritto da: Bricke | 26 novembre 2006 a 12:33
Beh, certo, la denuncia è un nostro dovere, in casi come questo è necessaria... ma per assurdo è anche inutile attaccare direttamente i responsabili, tra qualche tempo il fenomeno passerà in sordina e bullismo e violenza non si fermeranno mai! Bisogna cambiare il sistema... se i fatti sono usciti solo ora (e quelli del video sono solo un caso) bisogna fare un esame di coscienza a tutte quelle persone che fino ad oggi se ne sono fregate, e che hanno visto senza reagire!
Scritto da: Michele Cati | 26 novembre 2006 a 12:50
Sempre su SkyTg24 ho sentito che la CdL, se mi ricordo bene, vuole vietare la registrazione di utenti sotto i 14 anni, e da 14 a 18 anni per registrarsi ci vorrebbe l'autorizzazione dei genitori. Per chi non lo farebbe, ci sarebbe la chiusura del sito (!).
Sono totalmente contrario a questa proposta: il governo vuole fermare i siti di video sharing (che proprio come ricordi sempre tu sono più di una centinaia, :|), quindi vuole arretrare ancora di più l'Italia (dopo le ultime notizie su webnews.html.it del digital divide di Telecom...).
Basterebbe soltanto che Google Video o YouTube guardassero ogni video prima di metterlo in Rete (lo stanno già facendo, ma filtrano poco), invece che chiudere, come già detto, delle "finestre sul web"... Pensa se chiudessero YouTube: sarebbe un infarto per tutti noi! :)
Scritto da: nicola | 26 novembre 2006 a 13:58
Perfettamente d'accordo con te Marco. Del resto internet è una delle poche cose libere che c'è rimasta...Fioroni (a lui alludi, vero?) è uscito di testa a) perché sono sicuro che non sa neanche cosa sia Google b) basta vedere gli altri provvedimenti poco simpatici che ha emanato per capire si tratta di un personaggio alquanto discutibile, a prescindere dalle simpatie politiche. Se porterà avanti questa battaglia, caro Marco, sarò pronto a difendere la libertà della rete in Italia. Solo nel regime comunista cinese (ma sarà ancora un regime comunista?) pensano di poter censurare Wikipedia, Google, Microsoft, etc. per limitare la diffusione dei contenuti personali. Evviva la libertà dell'individuo! Quoto, infine, quello che hai scritto: si copre l'Italia di ridicolo con questo genere di affermazioni...
Scritto da: Alessandro | 27 novembre 2006 a 00:12