Prendo spunto da questo video per approfondire un mio pensiero antecedente su Google dopo aver comprato YouTube.
Google ha peccato di delirio di onnipotenza, si è gettata a capofitto sul sito del momento, strapagandolo e dovendo forse, rivedere il suo business plan.
Tutti hanno capito che Google è una miniera d'oro, basta fargli una causa legale per qualche video uplodato su YouTube ed il gioco è fatto.
Così 30.000 video sono stati rimossi, anche il Bayern Monaco ha fatto togliere video fino alla denuncia misteriosa che sta facendo tremare la grande G.
Si parla di tool antipirateria, limiti di upload e pian piano la magia di YouTube sparisce inevitabilmente, inaridendo il sito dell'anno 2006.
I fenomeni sociali di internet sono, grosso modo incontrollabili. La loro natura rispecchia quella umana: molti video bellissimi e molti video vomitevoli.
Ci si accorge di google video solo per video estremi. Chissà perchè.
Vi ricordo che in YouTube ci sono moltissimi video violenti (pestaggi di naziskin) facilmente visualizzabili, lì c'è poco copyright e quindi rimarranno per un bel pò.
O queste nuove dinamiche metteranno in difficoltà la vecchia regolamentazione sui diritti d'autore e il senso che sta alla base di nuove richieste di censura????
Per cambiare il copyright ci vogliono politici non legati alle lobby pronti a sconvolgere diversi mercati consolidati. In America non vedo all'orizzonte questo tipo di figura.
La censura è sempre più presente e la subiamo passivamente: i radicali che fanno le pulci ad un blogger per un video satirico sotto licenza creative commons, il governo che forse vuole vietare i videogames violenti, youtube sempre più filtrato, google video sotto accusa per il video del ragazzo down etc etc
L'unica speranza è che i nuovi soggetti economici impongano il loro nuovo modello di business.
Si parla spesso di politica che sta cambiando grazie alla rete, a me sembra che la politica voglia piegare internet ai suoi vecchi modelli culturali.
@Marco Montemagno: credo che virale possa definirsi un video a posteriori non a priori. Gary Brolsma un volta in rete non era virale, lo è diventato dopo e a furor di popolo si è diffuso. Questo video non mi stupisce, non mi diverte, non mi fa riflettere...non capisco cosa possa avere per potersi diffondere in modo virale. (non voglio fare polemica, vorrei solo riflettere insieme su cosa rende un video virale e se può definirsi tale anche prima di una reale diffusione dovuto all'effetto buzz)
Prendo spunto da questo video per approfondire un mio pensiero antecedente su Google dopo aver comprato YouTube.
Google ha peccato di delirio di onnipotenza, si è gettata a capofitto sul sito del momento, strapagandolo e dovendo forse, rivedere il suo business plan.
Tutti hanno capito che Google è una miniera d'oro, basta fargli una causa legale per qualche video uplodato su YouTube ed il gioco è fatto.
Così 30.000 video sono stati rimossi, anche il Bayern Monaco ha fatto togliere video fino alla denuncia misteriosa che sta facendo tremare la grande G.
Si parla di tool antipirateria, limiti di upload e pian piano la magia di YouTube sparisce inevitabilmente, inaridendo il sito dell'anno 2006.
Scritto da: Inchiostro Simpatico | 13 novembre 2006 a 20:13
E google video...
Scritto da: Andy | 13 novembre 2006 a 20:39
I fenomeni sociali di internet sono, grosso modo incontrollabili. La loro natura rispecchia quella umana: molti video bellissimi e molti video vomitevoli.
Ci si accorge di google video solo per video estremi. Chissà perchè.
Vi ricordo che in YouTube ci sono moltissimi video violenti (pestaggi di naziskin) facilmente visualizzabili, lì c'è poco copyright e quindi rimarranno per un bel pò.
Scritto da: Inchiostro Simpatico | 13 novembre 2006 a 20:46
O queste nuove dinamiche metteranno in difficoltà la vecchia regolamentazione sui diritti d'autore e il senso che sta alla base di nuove richieste di censura????
Scritto da: Lorenzo | 14 novembre 2006 a 22:01
Ciao, scusate ma cosa ha di virale questo video? il fatto che sta su youtube?
Scritto da: YuKari GuYa | 14 novembre 2006 a 22:27
@YuKari GuYa: quando hai visto la prima volta Gary Brolsma e ancora non ne parlava nessuno secondo te era virale o no?
Scritto da: Marco Montemagno | 15 novembre 2006 a 09:54
Per cambiare il copyright ci vogliono politici non legati alle lobby pronti a sconvolgere diversi mercati consolidati. In America non vedo all'orizzonte questo tipo di figura.
La censura è sempre più presente e la subiamo passivamente: i radicali che fanno le pulci ad un blogger per un video satirico sotto licenza creative commons, il governo che forse vuole vietare i videogames violenti, youtube sempre più filtrato, google video sotto accusa per il video del ragazzo down etc etc
L'unica speranza è che i nuovi soggetti economici impongano il loro nuovo modello di business.
Si parla spesso di politica che sta cambiando grazie alla rete, a me sembra che la politica voglia piegare internet ai suoi vecchi modelli culturali.
Scritto da: Inchiostro Simpatico | 15 novembre 2006 a 09:57
@Marco Montemagno: credo che virale possa definirsi un video a posteriori non a priori. Gary Brolsma un volta in rete non era virale, lo è diventato dopo e a furor di popolo si è diffuso. Questo video non mi stupisce, non mi diverte, non mi fa riflettere...non capisco cosa possa avere per potersi diffondere in modo virale. (non voglio fare polemica, vorrei solo riflettere insieme su cosa rende un video virale e se può definirsi tale anche prima di una reale diffusione dovuto all'effetto buzz)
Scritto da: YuKari GuYa | 16 novembre 2006 a 09:36