La mia impressione è che mentre si parla della copertina del Time ("you", "we", "not you"?), di Le Web3 (politici si o no?) si sorvoli sul fatto più importante: il potere.
Il potere di dire la propria opinione senza censure.
Il potere di creare relazioni con altre persone.
Il potere di lanciare liberamente campagne, iniziative, progetti.
Il potere di creare.
Il potere di di discutere, di diffondere meme.
Il potere di influenzare altri (decisioni, acquisti...).
Il potere.
Prima non era così, nell'epoca della scarsità e del permesso.
Ogni volta c'era bisogno del permesso di qualcuno per dire la propria opinione (le lettere al Diretore?), per mostrare il proprio talento (la Tv, la Radio, il Teatro e i loro filtri) per creare qualcosa da zero (un video>>telecamere costose, un progetto>>mancanza di risorse, una relazione>>troppo lontani, troppo introvabili).
Oggi tutto questo potere è passato nelle nostre mani.
Cosa ne pensate?
ps: ho notato che Paolo, Massimo e Gaspar sono come il Vino. All'inizio non ti piace poi col tempo inizi ad assaggiarlo e lo apprezzi ;)
Bè i blog sono bellisimi uno puole esprimersi in qualsisi modo w i blog
Scritto da: blognews | 19 dicembre 2006 a 00:11
Bè i blog sono bellisimi uno puole esprimersi in qualsisi modo w i blog
Scritto da: blognews | 19 dicembre 2006 a 00:12
Sì, sono d'accordo: è una cosa di cui si è parlato a giro anche in questi giorni, dopo la pubblicazione della blogosfera su Nòva.
Scritto da: Zizio | 19 dicembre 2006 a 13:34
Hai citato le terribili "Lettere al Direttore", dove non si può quasi mai dire la propria, pur firmando la missiva ed accollandosi responsabilmente le conseguenze dei contenuti. Per taluni periodici sarebbe più onesto abolire la rubrica in questione. I lettori apprezzerebbero.
Saluti
TZ
Scritto da: MarketingPark | 20 dicembre 2006 a 11:00
Ma il vero potere è nella qualità del contenuto.
Non serve a nulla lasciarsi alle spalle l'epoca della scarsità e del permesso, se quello che dico è ridicolo, strampalato, sgrammaticato, futile.
Scritto da: Marco Freccero | 20 dicembre 2006 a 19:06