Mi è tornata davanti la prima puntata di ormai 1 anno fa (gennaio 2006), di Sky TG 24 Reporter Diffuso.
Sarò sincero: mi ha fatto impressione!
1 anno fa bisognava ancora spiegare che esistevano i siti di video, che gli utenti stavano diventando protagonisti dell'informazione, che il web non era un gioco per bambini e avrebbe cambiato la notra vita di tutti i giorni.
Ricordo le facce ingrugnite, i dubbi e le perplessità quando si parlava - appena 1 anno fa - di blog e di citizen journalism.
Oggi non è più così, anche in Italia.
Il livello di consapevolezza di tutti, di chi fa e di chi usa, è cresciuto.
Il numero di persone che abitano in Rete è cresciuto.
Noi addetti ai lavori siamo cresciuti, abbiamo imparato molto, abbiamo iniziato a fare network.
I media tradizionali sono cresciuti.
Nessuno mette più in dubbio la Rete e nel 2007 Internet esploderà in Italia, ne sono certo.
Che ne dite?
Link: YouTube - Reporter Diffuso con Marco Montemagno, 28-01-2006.
Update!
Nei commenti, che consiglio di leggere perché ci sono molti spunti interessanti, ci sono diversi dubbi su un reale miglioramento della situazione web italiana.
Concordo ovviamente con molte delle osservazioni e volevo solo precisare che nessuno sta sostenendo che in Italia la massa sia alfabetizzata (sobh!) ma solo che siamo cresciuti e che nel 2007 Internet (questa è una mia personalissima previsione ;) esploderà in Italia.
un anno fa non si sapeva cos'era un sito di "video sharing", adesso anche in Italia viene sfruttata questa tecnologia (i due di youtube santi subito!)...
Scritto da: nicola | 28 dicembre 2006 a 15:12
Siete degli ottimisti!
Siamo in pochi, ma veramente pochi. Il resto dell'Italia guarda Canale 5, Rete 4 e Italia Uno. Non sanno nemmeno cosa sia YouTube e il computer lo usano per scrivere un testo o nella migliore delle ipotesi, nel caso degli uffici, per mandare le email.
Diffondere ottimismo secondo me non aiuta. Bisogna invece 'combattere' attivamente contro l'analfabetizzazione operata dai media tradizionali (dai giornali alla TV) sconfessando ogni singola eresia (c'è l'imbarazzo della scelta) espressa ogni qualvolta -rarissime- in cui si parla alla massa di tecnologia a digitale.
La differenza che hai sentito da un anno a questa parte l'abbiamo sentita in pochi e in pochi abbiamo percorso quell'evoluzioni. Gli altri continuano a non sapere cosa sia YouTube e i più illuminati sono stati qualche volta su Libero video perché altrimenti non capiscono nel lingua ne linguaggio (ironie etc...). Il nostro è il Paese della sguaiata Ventura urlante e dei tatuati dei balletti della domenica.
Idoli che si vantano della loro ignoranza. Specie nel digitale vige il vezzo del "ahahah anche io non ne so nulla... ahahah". Un po' come se fosse lecito dire "ahahah anche io non uso i congiuntivi...".
Scritto da: Marco Camisani Calzolari | 28 dicembre 2006 a 22:10
concordo pienamente con marco camisani calzolari (soprattutto sull'uso dei congiuntivi) che non si debba essere troppo ottimisti, anche se credo sia probabile che nel 2007 ci sia il classico punto di svolta dopo il quale la crescità sarà esponenziale (come è successo con internet).
Ma il problema che mi pongo è: questo è necessariamente un bene? Mi spiego, finora proprio perchè il web in italia non è stato particolarmente sfruttato c'erano relativamente pochi interessi sopra. E quindi mi chiedo. Quanto ci metteranno (chi ha il potere di farlo) in italia a far diventare internet lo stesso letamaio che è ad esempio la televisione?
Comunque complimenti Marco!!
Scritto da: rik | 28 dicembre 2006 a 22:59
Se parliamo di ignoranza guardate qui e gioite!
http://macest.forumup.it/viewtopic.php?p=56103&mforum=macest#56103
Roba da non credere!
Scritto da: daniele | 28 dicembre 2006 a 23:05
Ciao Marco, e ciao a tutti.
Pur notando qualche cenno di miglioramento della situazione, anch'io mi trovo quotidianamente rattristato dalla realtà per come la percepisco.
Ritengo che esempi come Reporter Diffuso, ed in generale il lavoro che Marco porta avanti, siano torce nel deserto.
Questo non significa che non ne possano pian piano venir accese tante da permetterci di uscire dal buio in cui ci troviamo.
Credo comunque ci sia una notevole differenza rispetto al mezzo televisivo. Mentre non è possibile farsi un'emittente in proprio (salvo rarissimi casi ;), è possibile per molti creare un sito web, ed ancora più facile aprire un blog. Il problema semmai è la visibilità che si può ottenere.
Scritto da: Alex | 29 dicembre 2006 a 01:12
Una sensazione simile (stupore del cambiamento) la provai qualche mese fa sfogliando le pagine dei miei vecchi "topolino" e guardando le pubblicità dei videogiochi ivi presenti. :-)
Inutile dire che condivido pienamente le idee espresse da M.C.Calzolari. Purtroppo siamo nel paese dei "matusa" (es. somma le età degli ultimi candidati alle politiche...) e questo sicuramente non aiuta.
Ad ogni modo un po' di sano ottimismo credo sia necessario; nel buio pesto dell'innovazione tecnologica italiana intravedo uno spiraglio di luce: finalmente un ministro delle telecomunicazioni che almeno possiede l'ABC delle questioni su cui andrà a legiferare. Al di là delle idee politiche di ciascuno, credo sia un passo avanti.
Scritto da: SCiBiZ | 30 dicembre 2006 a 02:28