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11 dicembre 2006

Commenti

Mauro Lupi

La cosa su cui riflettere è il processo inverso che sta seguendo l'advertising online, nel senso che, almeno negli USA, i "big portals" mantengono un altissimo share sul fatturato complessivo. Attualmente, il 71% dello spending viene assorbito dai primi 10 publisher. I primi 50 gestiscono il 94% del totale. (dati da www.iab.net)

Piero Muscara

Infatti Mauro il punto casomai riguarda la valorizzazione degli investimenti verso i vortal non tanto la quantità degli stessi in termini assoluti allo stato attuale. Lo stesso fenomeno interessante lo si rileva in ambito televisivo, con quote di audience crescenti (in Italia l'universo di Sky viaggia regolarmente tra il 5,5 e il 6%) verso le emittenti tematiche e di nicchia distribuite via satellite e via cavo e investimenti ancora concentrati verso i player tradizionali. Negli USA dove questo fenomeno (quello della cable tv) si è diffuso con quasi 15 anni di anticipo rispetto all'Europa e all'Italia alla lunga i piccoli hanno acquisito quote crescenti di audience prima e di investimenti parallelamente ad un aumento complessivo della "torta pubblicitaria".

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