Uno dei temi che personalmente mi affascina di più è il futuro del video online.
E' un settore in grande fermento e capire dove andrà a parare non è per niente semplice.
Ci sono pochi "esperti" fondamentalmente perchè il video online è esploso circa 1 anno fa e gli esperimenti di show giornalieri strutturati e/o sponsorizzati che hanno avuto risonanza non sono ad oggi stati tantissimi (Rocket Boom, Ze Frank e pochi altri).
A confondere le acque in Italia, contribuiscono poi tutti i vari personaggi abituati a fare TV in TV che sentenziano in convegni e interviste della "nuova televisione su Internet" ma nel 99 % dei caso passano in Internet meno di 10 minuti al giorno.
Bene io non ho risposte né la sfera di cristallo ma alcune brecce che ho notato di recente e che in qualche modo, a mio parere, aiutano a illuminare questo avvincente percorso mi sento di segnalarle:
- Revision3: Kevin Rose oltre ad essere l'ideatore di Digg è (da ben prima di lanciare Digg) un noto conduttore TV del settore High Tech.
Poi quando TechTV è stata trasformata in una tv per videogiochi Rose ha iniziato a fare trasmissioni online.
L'aspetto interessante è che tra le varie (ne fa diverse) realizza Diggnation dove seduto bevendo una birra parla a tutto tondo di web e mille altre cose.
Produzione minimale, telecamera fissa 3 macchie in croce.
Lo show dura un sacco (ogni volta che o cercato di guardarlo ho rinunciato a metà!): diciamo 30 minuti/ 1 ora.
Ok.
Quanta gente guarda questo show online? 250.000/350.000 a settimana!
Morale:
NON credete a chi dice che in Rete il video deve durare poco.
Dipende se sei interessante o meno.
L'evoluzione della TV online parte dai tecnici perché hanno community già radicate e sviluppano loro gli strumenti nuovi che servono per allargare di volta in volta i confini dei video.
Ma se la rivoluzione, anche dei video, la fanno i tecnici anche i format saranno influenzati dalla mentalità dei geeks e degli hacker in generale.
Anche molti format innovativi partiranno dai tecnici perché troveranno una community ricettiva a quel taglio ("hack the format"). - The Venice Project: se ne parla molto tra addetti (soprattutto, concordo, perché ha 2 credibili ideatori).
L'ho provato (grazie Giacomo per l'invito!) e devo dire che senza fare grandi cose ti fa però vedere video a pieno schermo ad un'ottima qualità.
Questo sarà lo standard di un video online.
Non c'è nessun motivo per cui i video si debbano vedere male su un monitor di un pc che è molto meglio di quello di una TV.
L'unico motivo per cui siamo abituati a pensare che "video online è brutto" è l'abitudine (Youtube e Google video con le loro belle finestrelle piccole sgranate) ed è tecnico (i video pesano ovviamente ancora troppo, i codec sono ancora grezzi, ecc.).
Ma risolto il problema tecnico noi abbiamo video online ad ottima risoluzione anche se vogliamo in HD.
Morale:
TVP sposterà l'asticella della qualità e della fruizione dei video su Internet ad un livello superiore.
Aspettiamoci che i principali siti di video sharing implementino soluzioni in questa direzione. - Social, social, social: perché devo stare da solo a guardar video su Internet?
Perché li devo vedere da solo come uno sfigato (!) ?
Ma se un video potessi vederlo con altri, insieme ad altri, commentandolo insieme e conoscendo così altri a cui piacciono i miei stessi video non sarebbe forte?
Varie applicazioni già vanno in questa direzione.
Morale:
nel 2007 prenderà piede una visione sociale dei video.
Voi cosa ne pensate?
Link: Revision3 - About Us.
Miei pensieri.
I video auto-prodotti (alla diggnation, rocketboom etc etc) servono al creatore per farsi conoscere al mondo oppure accrescere il proprio nome (Kevin Rose). Non a caso l'"eroina" di rocketboom è andata a lavorare per un canale americano. Insomma una sorta di curriculum vitae digitale...mi presento e faccio vedere quello che so fare.
I settori che esploderanno saranno:
- video soft-porno
- video di news
- video comici/tormentoni
Chi pensa di guadagnare con i video cadrà rovinosamente...l'ottica è dell'autopromozione a costo quasi pari a zero.
Per l'aspetto tecnologico concordo sul fatto che la struttura client-server soccomberà per costi, velocità di caricamento, qualità video. I codec non sono il vero problema sono solo una concausa. Lo standard diventerà il P2P (più utenti guardano un video più la fluidità/qualità migliora).
TheVeniceProject ha la sua forza nei suoi ideatori ma è uno dei tanti software di P2P-Tv. Diventerà anche il più usato ma ce ne sono davvero tanti già più maturi (basta andare su coolstreaming.us)
Trovo complicato che siti come YouTube cambino radicalmente la loro struttura, sarebbe uno sforzo enorme...penso che internet proporrà altri soggetti che diventeranno più cool di YouTube ed affini.
Commentare i video che si vedono mi fa tornare in mente le video chat. Non credo che diventerà un must: se seguo una partita voglio avere lo schermo libero e non seguire i commenti.
Come sempre potrei avere detto un mucchio di sciocchezze.
Scritto da: Inchiostro_Simpatico | 09 gennaio 2007 a 10:04
guardarlo insieme ad altri sfigati mi fa sentire meno sfigato?
Scritto da: sfigatto | 10 gennaio 2007 a 01:06