Segnalo questa invenzione italiana che Francesca, uno dei 2 inventori, mi ha gentilmente segnalato.
Non sono in grado di entrare nel merito ma hanno depositato un brevetto - i link sono in fondo al post - per un progetto che sembra molto interessante e sono sicuro che molti di Voi possono dar loro consigli migliori dei miei.
Avrei bisogno dei vostri consigli e se ci sono aziende in ascolto magari potrebbe essere un buon business :)
Io e l’ing. Paolo Bertola (ti fornirò maggiori informazioni), abbiamo depositato tramite procedura PCT un brevetto innovativo e ci troviamo ora nella fase di valutazione circa quali compagnie contattare.
Il brevetto riguarda uno scanner 3D a colori (una semplice webcam) e una stampante 3D a colori (un semplice plotter) di target consumer, quindi una tecnologia tridimensionale oggi inesistente sul mercato.
Come tu certo saprai il settore di riferimento di questi
dispositivi, ovvero il comparto della prototipazione rapida e della
scansione tridimensionale, è un mercato tecnologico inaccessibile per
un utente comune perché non esistono ora dispositivi 3D sul mercato
concepiti per le esigenze specifiche, sia di costo che di mantenimento,
di consumatori con basso know-how informatico e contenuto budget di
spesa.
La mancata diffusione commerciale di scanner e riproduttori 3D è dovuta appunto alle esorbitanti somme di denaro necessarie per l’acquisto di tali apparecchiature e dei materiali di consumo da impiegarvi, destinando perciò questo tipo di tecnologia unicamente ad una fascia molto ristretta di mercato, principalmente concentrata nei settori di progettazione e di design avanzato.
Oggi gli scanner 3D disponibili sul mercato non sono ancora
proponibili per uno sfruttamento commerciale su vasta scala, e ciò
significa ovviamente che l’avvento di uno scanner 3D delle dimensioni e
del costo di una videocamera digitale rappresenta ciò che di fatto
l’utenza privata e professionale attende ormai sogna da tempo.
Le cosiddette “stampanti 3D” (solid imaging systems) oltre agli ingenti
costi d’acquisto e manutenzione, attualmente poi sono in grado solo di
produrre pezzi prototipati di poche decine di centimetri, con una
colorazione della superficie esterna dell’oggetto riprodotto non ancora
paragonabile all’odierna alta definizione ottenuta nella stampa
fotografica digitale 2D.
Puoi pertanto capire che l’avvento di una “stampante 3D” con standard
di colorazione di tipo fotografico digitale e di costo paragonabile ai
correnti sistemi multifunzionali di stampa ad uso ufficio, rappresenta
ciò che oggi sia il “mercato consumer” che il mercato professionale non
ipotizza di poter acquistare nell’immediato futuro; e maggiormente, se
la “stampante 3D” in questione fosse, come nel nostro caso, anche un
dispositivo fax, ovvero un dispositivo capace di trasmettere e ricevere
dati in modalità automatica, oltre che remota da web.
Offrire dunque alla vastissima utenza dei consumatori comuni la
possibilità reale d’inviare tramite rete oggetti virtuali 3D,
scansionati ed elaborati dagli utenti stessi, nonché la possibilità di
effettuare il download e la stampa 3D a colori di tali file (download
libero o a pagamento trattandosi di prodotti-oggetto sottoposti a ®, ©,
™), direttamente a casa propria e nel proprio ufficio, è ciò che il
nostro brevetto può permettere.
Attualmente come sai il web offre siti di networking, community, blog,
portali d’intrattenimento, attualità, ecc., nei quali l’utente esegue
il download gratuito o a pagamento di una moltitudine di files, ma
malgrado l’abbondanza di proposte presenti in rete, tutti questi files
sono destinati a rimanere sempre e solo virtualmente sul monitor del
pc, bidimensionalmente su fogli di carta, acusticamente in un lettore
mp3, ma mai tridimensionalmente in mano all’utente.
Introdurre pertanto l’utente comune nella dimensione virtuale e
materiale dell’oggetto 3D gestibile e maneggiabile da egli stesso,
significa evolvere la dinamica interattiva di Internet elevando la rete
dalla dimensione piana 2D attuale alla dimensione solida 3D, e dando la
possibilità all’utenza professionale di scambiarsi, scaricare e
stampare a distanza, tridimensionalmente e a colori, i propri progetti
di lavoro.
I fruitori che oggi condividono via Internet le proprie relazioni
personali sono ormai decine di milioni, di conseguenza scansionare
tridimensionalmente oggetti, spedirli via e-mail, stampare
materialmente oggetti ricevuti per posta elettronica o scaricati da
web, diventerà la forma più avanzata d’interscambio possibile tra
individui sparsi per il mondo.
Oltre a siti di networking e community 3D che inevitabilmente si
costituiranno in rete come evento autonomo generato dagli utenti
stessi, è nostro interesse predisporre sul Web magazzini virtuali 3D
(3D WebStores), nei quali il consumatore può effettuare il download a
pagamento degli oggetti che desidera riprodurre, scaricandoli
direttamente da cataloghi e librerie tematiche di tipo ludico (cinema,
sport, tv, cartoons, ecc.), e didattico (3D WebMuseum, 3D
WebLaboratory, ecc.).
In base al concetto di una tecnologia 3D accessibile a tutti, abbiamo
dunque ideato “low-cost 3D systems” per poter permettere a qualsiasi
professionista di generarsi autonomamente i propri elaborati 3D senza
dover essere più discriminato economicamente da oneri produttivi per
lui insostenibili.
Una tecnologia economicamente accessibile che possa
permettere a qualsiasi utente di scaricare da web e realizzare egli
stesso oggetti, articoli e prodotti, da trasmettere e far stringere
concretamene in mano a soci, clienti, figli, genitori, amici, e
finanche sconosciuti, ovunque nel mondo.
Io e l’ing. Bertola ci troviamo oggi Marco a ragionare su quali compagnie contattare per lo sviluppo di questi dispositivi 3D, compagnie che possono anche non essere specificatamente del settore (vedi HP, Canon, Epson produttori di videocamere e stampanti) perché una tecnologia 3D così pensata può essere in realtà sviluppata altresì da chiunque per esempio “gestisca” la rete in modo fisico o virtuale (es. Google, Cisco).
In realtà le compagnie che posso sviluppare questi dispositivi sono
molteplici e io vorrei avere la tua saggia opinione a riguardo, vorrei
che ci mi dessi dei consigli perché noi siamo inventori e tutta la
“parte “ di marketing a noi purtroppo difetta.
Ti allego sotto i riferimenti per andare a leggere il testo brevettuale
sul sito dei brevetti europeo, il mio numero di cellulare (mi
piacerebbe sentire la tua opinione a voce).
Con grande stima Francesca Julita
Title: ELECTRONIC PHOTO-OPTICAL SYSTEM FOR SURVEYNG, DIGITALIZING
AND REPRODUCING THE EXTERNAL SURFACE OF A THREE-DIMESIONAL OBJECT,
EITHER VIRTUALLY OR IN PLASTIC, COMPOSITE OR PAPERY MATERIAL
[ PCT - International Application Number: PCT/EP2005/000646;
International Publication Number: WO 2005/076094 A2; International
Publication Date: 18 August 2005 –
Priority Data: MI2004A000166 -
3 February 2004; International Patent Classification: G05B 19/4099;
Appliant: BERTOLA, Inventors: BERTOLA-JULITA ]
See : European Patent Office: http://ep.espacenet.com
Path : Advanced search Inventor : BERTOLA JULITA
http://v3.espacenet.com/textdoc?DB=EPODOC&IDX=WO2005076094&F=0
Link: esp@cenet document view
...scusate se esco dal seminato ma cosa ne pesante di queste:
Stampante 3D fai da te accessibile
http://www.sdamy.com/stampante-3d-fai-da-te-e-accessibile-498.html
trasformare la webcam in scanner tridimensionale 3d
http://www.sdamy.com/incredibile-come-trasformare-la-webcam-in-scanner-tridimensionale-3d-474.html
buona Pasqua a tutti!
Scritto da: sdamy | 07 aprile 2007 a 18:54
Ciao!
io non sono il dirigente di una grossa azienda o chissà cosa ma sono interessato al tuo progetto!
anch'io mi occupo di scanner 3d e mi piacerebbe approfondire il discorso!
scrivimi pure a debbo82[chiocciola]libero.it
ciao
Scritto da: Mirko | 17 aprile 2007 a 11:33
Sarei felice di avere un contatto con gli
Inventori tramite e mail.
Per ora i miei complimenti
Saluti
Giancarlo
Scritto da: Giancarlo | 25 maggio 2007 a 18:39
In risposta a "sdamy" si precisa che lo scanner evidenziato nei suoi links, non ha brevetto di tutela, in quanto impiega una miscellanea di tecniche note.
Non intendendo approfondire un discorso di rivendicazioni e priorità di tipo legale, evidenzio che il brevetto da me inventato, in collaborazione con l'Ing. Bertola, è Brevetto Europeo e Brevetto Cinese, ed in fase avanzata di deposito presso altri paesi.
Francesca Julita
Scritto da: Francesca Julita | 03 dicembre 2009 a 17:44