Riflessione al volo dopo aver visto Prodi ieri a Porta a Porta e le reazioni a Grillo sui giornali di questi giorni.
Tutta la vicenda Grillo sta mettendo in luce anche il cambiamento in atto nei media.
Se prima ti permettevi di contestare un giornalista noto o una testata famosa venivi sotterrato o reso invisibile.
Oggi se hai raggiunto una visibilità grazie al web (che sia blog, Youtube o altro), se hai persone che ti seguono, puoi permetterti di replicare con forza e spingere i media tradizionali a ponderare con attenzione le proprie uscite.
Chi attacca Beppe Grillo ad esempio da un quotidiano, si rende conto di quante persone in replica raggiunge poi Grillo a sua volta? E' a conoscenza delle reazioni che scatenano in rete i suoi post, quanta gente guarda i suoi video su Youtube?
Senza considerare tutto quello che poi come abbiamo visto succede offline (media che parlano di Grillo, del suo blog, del Vday).
Non parliamo di decine di persone.
Neppure di centinaia. Parliamo di milioni di persone che vengono a contatto con il messaggio di Grillo.
Se ne accorgono secondo Voi?
Link: YouTube - Tg1- Prodi Vs Grillo -Con finale ignobile verso i cittadini.
per correttezza devo premettere che condivido la gran parte delle idee di Grillo, quindi questo commento potrebbe essere poco imparziale.
Fino meno di 1 mese fa guardavo sempre i telegiornali per seguire le notizie, poi seguendo il blog del comico, mi sono reso conto di come le notizie vengono "filtrate" dai giornalisti, o addirittura oscurate.. penso che i navigatori di internet si siano accorti soprattutto in questo periodo della grande potenzialità del web, in internet c'è democrazia, ognuno può dire la sua senza esser censurato.
La mia principale preoccupazione è che le persone che utilizzano il web per avere delle notizie sono la minor parte, soprattutto giovani.. persone più mature d'eta invece seguono la tv e ascoltano le notizie che vengono proposte come se fossero la verità assoluta, e facendosi quindi idee sbagliate sulla realtà.
Io spero che almeno grazie al web e al passaparola il messaggio del comico raggiunga una buona parte della popolazione
ciao
Scritto da: jacopo | 18 settembre 2007 a 20:59
Purtroppo non credo che se ne accorgano.
Pochissimi, tra politici e giornalisti, hanno notato il "fenomeno web" che ha portato Grillo su tutti i giornali. Tutti a discernere sul "qualunquismo" trito e ritrito...tutti a commentare che Grillo è il Bossi del '92...molti a cercare di capire come mai la politica ha stancato la gente.
Sono convinto che se Casini, tanto per dirne uno, non avesse commentato una delle proposte firmate da 300.000 persone, neppure il popolo del V DAY avrebbe avuto voce. E' bastato che un politico aprisse bocca (nel caso di Casini, commentando negativamente la manifestazione dell'8 settembre) e si è scatenato il putiferio.
Poi il gioco è tornato in tv, sui giornali...tutti a parlare del "buffone" Grillo e nessuno che riesca ad analizzare seriamente quanto la rete sia "dentro" la nostra vita.
Sono troppo negativo, forse??
Scritto da: Luca | 18 settembre 2007 a 21:12
Secondo me i politici non si stanno rendendo conto di come internet cambi le regole del gioco.
Non è + possibile controllare l'informazione.
Scritto da: Eugenio La Mesa | 19 settembre 2007 a 10:10
Al di la delle polemiche, penso che questa diatriba mediatica favorisca davvero la presa di coscienza che Internet e i new media hanno un forte valore oramai anche numerico... Tutto questo favorisce l'"editoria dei blog" come la definisco io, ovvero tutta la blogosfera e i blogger professionisti, oramai sempre più citati ed osservati dall'informazione tradizionale...
Vedremo questo a che sviluppi porterà! Quello che noto è che i telegiornali tendono sempre più a dar peso ai loro siti internet e, da quel che vedo nell'ambiente, c'è in atto una piccola battaglia dell'informazione "ufficiale" online...
Penso che l'informazione passerà da strutture nuove unite alla tradizioni ormai consolidate, ci sarà da lavorare... I giornalisti, come (forse un po' polemicamente, ma con rispetto) mi diceva Massimo Donelli direttore di Canale 5, sono a loro modo una classe conservatrice, nei formati e nelle tecnologie, tanto che a volte utilizzano mezzi obsoleti, magari che funzionano, ma che non sono cambiati o non si sono aggiornati da decine e decine di anni...
Ciao!
Mi fido di Jon
Scritto da: mi fido di Jon | 19 settembre 2007 a 10:11
Stiamo correndo un pò troppo a mio avviso, caricando di troppe attese l'iniziativa di Grillo.
Internet a livello politico conta ancora poco. Paesi più evoluti tecnologicamente del nostro, non hanno ancora partorito fenomeni politici nati da internet.
Dean ha aperto una strada che non ha fruttato i risultati sperati ed in queste nuove elezioni americane nessun politico arriva da internet.
Diciamo che in USA internet sta diventando uno strumento di informazione ma usato ancora con modus operandi tradizionale.
In Italia questo non può avvenire...capiremo che la rete conta poco alle prossime elezioni.
Scritto da: Inchiostro Simpatico | 19 settembre 2007 a 18:32
jacopo
internet no c'è da un mese ma da anni e anni..io ho tolto la tele da anni..
Scritto da: hugos | 20 settembre 2007 a 02:22
l'impressione è che pochissimi politici si stiano rendendo conto di cos'è veramente la rete, vale dire di un mezzo diretto per veicolare le proprie idee. la cosa triste è che anche i giornalisti non sembrano capirci tanto. anche ieri sera, ad 8 e mezzo, ferrara (che si può stimare o meno, ma che resta una persona intelligente) parlava dei blog come di "una specie di lettere anonime", per non parlare di quello che si è visto o sentito a ballaro, matrix o da vespa (ma lì spariamo sullo croce rossa...). solo mieli ha avuto la lucidità di sottolineare l'importanza della novità della rete nel fenomeno grillo. sono molto pessimista: il nostro ceto dirigente vive fuori dal mondo e di conseguenza ignora in maniera quasi totale la rete. siamo messi bene...
Scritto da: giacomo | 20 settembre 2007 a 10:51
premetto che non sono un sostenitore di Grillo e che sinceramente il modo in cui si pone non mi piace molto. Però devo riconoscere che Beppe è uno dei pochi, non solo in italia, ma nel mondo, ad aver appreso ed essere riuscito a sfruttare, le vere potenzialità del web 2.0. Da un post nel suo blog si levano migliaia di commenti, migliaia di altri post in migliaia di altri blog, fino a che la sua opionione, problema o quel che sia, riesce ad arrivare ai media vecchi e tradizionali: televisione, radio e carta stampata; i quali sono i più difficili in assoluto da raggiungere.
Un esempio come quello del V-Day, organizzato e pubblicizzato solamente tramite il web, che ha portato in "piazza" milioni di persone, fa render conto ad "addetti ai lavori" e non, di come il solo web può influire sulla vita delle persone. Il problema è che i politici snobbano la rete, perchè è troppo dannosa, dato che non è controllabile o influenzabile. Inoltre il web non viene usato dalla politica, semplicemente perchè i politici non sono in grado di utilizzarlo. Questo è un problema dell'italia intera, che è un paese vecchio in tutti i settori..
Scritto da: Federico | 23 settembre 2007 a 12:32
Se ne sono accorti? Guarda Marco, ti posto il link dove è possibile vedere la registrazione della trasmissione "Otto e Mezzo" dove si è parlato dell'anti-politica.
Ascoltate attentamente attorno al minuto 10:50 cosa dice il Senatore Antonio Polito. Tu credi che questo ha capito? Fammi un piacere, invitalo in trasmissione per fare una chiaccherata con lui, sono davvero curioso di sapere la sua visione di questo pezzo di mondo...
Ecco il link: http://www.la7.it/approfondimento/dettaglio.asp?prop=ottoemezzo&video=3809
Scritto da: Stefano Brivio | 23 settembre 2007 a 13:30
Grrrrr
Scritto da: Marco Montemagno | 24 settembre 2007 a 20:15