3 fatti in sequenza.
Sono da poco uscito dal ciclone IAB Forum proprio mentre in Finlandia un ragazzo faceva una strage "a causa" di Youtube (questa la "versione" dei media tradizionali > ho già avuto modo di commentare la notizia anche su Sky TG24 e sono stufo di ripetere sempre le stesse cose, che la Rete non c'entra, che la visibilità ai video la danno a posteriori i giornali che rendono noti video fino a quel momento ignorati da tutti, ecc. ecc.).
E' un fatto curioso perché tutto il mio intervento allo IAB era basato sullo sfatare i luoghi comuni della Rete a cui non crede più nessuno (o meglio nessuna persona che abbia una minima cultura di http) e appena è scoppiato il caso Finlandia sono immediatamente riapparsi articoli che non stanno nè in cielo nè in terra, come quello su Repubblica.
Secondo fatto. Le critiche e gli elogi.
A volte mi arrivano messaggi improvvisi come questo "[monty fans club] GRANDE MONTY > "bella monty , vai così !" (grazie!) altre volte uno di turno che non so neanche chi sia nè lui mi conosce - la lista sarebbe lunga...- mi sputa addosso per qualche motivo (per antipatia, invidia, per la cravatta, per incompatibilità, perchè gli gira così) e a seconda dei casi c'è quello che vuole dimostrare che sei solo bravo a parlare ma che di Internet non sai un c..o, quello che ammette che ci capisci di Web ma sostiene che sei un fallito, quello che dice che sei raccomandato, quello che "quando sarai grande" (ehm, ho 2 figli di 6 e 8 anni), quello che sei un buffone, quello che boh varie ed eventuali.
3. Venerdì ho presenziato a una telefonata del responsabile dell'area tecnologica di uno dei più importanti quotidiani italiani mentre faceva affermazioni del tipo "i blog non sono informazione".
La spocchia e l'arroganza del giornalista vs i non giornalisti mi ha davvero colpito (pensavo che il medioevo fosse passato) e mi è sembrato di essere su scherzi a parte (domanda da fare al prossimo esame dei giornalisti: Micheal Arrington di Techcrunch è un giornalista?).
Questi fatti sono tutti collegati e spiegano la nostra povera Italia del Web.
Chi fa informazione tecnologica per i media tradizionali, in gran parte, oltre a non aver cultura di Rete, non si confronta.
Non vuole confrontarsi. Vuole solo scrivere dal suo podio. E sentenziare.
Il giornalista tradizionale di tecnologia - esclusi gli amici e i lettori presenti ;) -, pensiamoci, che cosa fa quando deve scrivere un pezzo?
Ti chiama per un'intervista su un tema di cui non sa nulla o quasi, ti chiede quelle 3 informazioni che gli servono per costruire un pezzo - a Sua firma -, aggiunge qualche citazione degli intervistati, sbagliando puntualmente il loro titolo e riportando maldestramente quanto è stato detto.
Ma che informazione è ?
Così è troppo comodo. "E' stato bello finchè è durato" ma così non funziona più.
Questo modo di fare informazione è finito. Per fortuna.
Vuoi fare informazione, vuoi parlare di Internet?
Allora studia. Con umiltà.
Il
tesserino non ti serve a niente e non interessa a nessuno se sei
immatricolato.
Gli interessi tu, quanto ne sai, quanto sei credibile.
Vieni qui nella mischia. Internet ti obbliga brutalmente a confrontarti.
Ed è dannatamente duro beccarsi critiche a raffica, in faccia, a 20 cm dal naso, che siano fondate o meno.
Ma tant'è. Chi abita online lo sa e se ne è fatto una ragione.
Impara, va avanti e migliora.
Non ti piace ? Non ti va? Allora stai a casa a fare la marmellata ;)
Chi fa informazione "tradizionale" non è abituato a questo approccio.
Pretende rispetto per la sola "nobiltà dell'inchiostro" senza voler dimostrare nei fatti le proprie competenze. E affossa Internet in Italia a suon di disinformazione.
Vuoi parlare di Internet perché ti fa comodo per un pezzo?
Perché è più notiziabile se ci metti dentro un riferimento a YouTube?
Mettici la faccia.
ps: questo post sembra datato 2001 invece siamo nel 2007
Crossposted da: Dedicato al giornalista tecnologico: mettici la faccia - Internet con Marco Montemagno.
D'accordissimo, Marco.
In molti giornalisti c'è una cultura del confronto che è stata condizionata da decenni di mezzi di comunicazione che hanno definito standard di informazione, formazione e condivisione della conoscenza molto limitanti.
Il cambiamento non è che li intimorisca, ma semplicemente provano a ignorarlo (come si fa di notte con una zanzara), e al massimo gli smadonnano dietro e lo offendono (come si fa con una zanzara) perchè comporta fatica adeguarsi, o addirittura (!), affrontarlo e crearlo.
Sono pigri, e non per forza in malafede :-)
Scritto da: ale24 | 14 novembre 2007 a 12:53
direi che la situazione dell'Italia nel web rispecchia in pieno quella dell'Italia fuori dal web, con la differenza che online è più facile per chi vale mettersi in luce. restano comunque forti quelli che sono già potenti che purtroppo si limitano ad usare la rete come accessorio (l'impressione è che siano costretti a farlo) e non come mezzo vivo e autonomo. non parliamo dei giornalisti poi: è da anni che ripeto che in Italia solo i politici sono peggio dei giornalisti... e comunque bravo Monty, picchia duro e continua così, ciao!
Scritto da: giacomo | 14 novembre 2007 a 14:03
Dai, non metterla sul personale, il problema è sì che i giornalisti "cartacei" a volte sono davvero grossolanissimi-e oltre a tipici esempi alla Paolo Attivissimo chissà quante notizie imprecise o gonfiate ci passano davanti (che poi se passano davanti a me e a te non fa nulla, ma la Signora Pina non può che prendere per oro colato)- ma oltre a questo il problema è che l'informazione dei media tradizionali non si può sostituire con internet semplicemente perchè c'è più gente con il tv che con il pc e ogni tv viene seguito da tutta la famiglia, anziani e bambini compresi. Internet ci da la possibilità di arrotolarci le maniche e scoprire se la notizia è davvero ciò che dice di essere, ma non tutti sono disposti a prendersi il fastidio e molta gente crede con pigrizia al tg e al quotidiano.
Scritto da: Testadiclaudio | 15 novembre 2007 a 10:58
Spero che il mondo dell'informazione e quello dei blog restino separati ancora a lungo. Guai se le due cose dovessero confondersi, sarebbero i blog a uscirne sconfitti.
Riguardo alle critiche che ricevi, è normale che ti vengano fatti complimenti ed è normale che qualcuno invece ti "sputi in faccia", non capisco il perché di questo tuo sfogo...
Be strong. Be nice.
Scritto da: Mr Oz | 15 novembre 2007 a 14:58
Per favore Monty continua così .. fosse per me ti inviterei a sostenere una lezione alla Facoltà di Economia a Venezia per aprire gli occhi a tutti.
Io sto seguendo un corso di laurea specialistica in Economia a Gestione delle Reti che è uno scandalo..o almeno da navigato 'smanettatore' della rete lo ritengo un insulto.
Ci vorrebbe più gente come te .. eh si
Mi ricordo di quando per la mia tesi di laurea triennale ho presentato le comunità virtuali.. è stato molto demotivante vedere come nessuno non capiva nulla di quello che stavo dicendo
Scritto da: CaFoscarinoCritico | 15 novembre 2007 a 23:25
chapeaux !
Scritto da: marco | 16 novembre 2007 a 21:40
ciao marco, l'esempio più lampante di tutta l'ignoranza che è presente in italia a proposito di web è stato il ddl levi-prodi... come si può pensare di progredire nel web se nei "piani alti" ci sono persone così ignoranti? inoltre la maggior parte dei giornalisti tradizionali sono anche loro ignoranti, a proposito di web, ed hanno paura del "fenomeno" (che poi tanto fenomeno non è, ma è più un'evoluzione) web 2.0 perchè non lo conoscono. La non conoscenza genera paura e la paura rende più guardinghi e offensivi. Infine per quello che definisci "uno di turno" che io direi: il pirla di turno (per non essere troppo offensivo) secondo me ti critica soprattutto per la cravatta, visto che sembra essere un "perfettino"...
ciao marco alla prossima..
http://ilpicchio.blogspot.com
Scritto da: ilpicchio | 17 novembre 2007 a 12:32
Ciao Marco, un saluto veloce dall'iPod touch! ;)
Scritto da: oscar | 18 novembre 2007 a 18:30
Che dire. Siamo nella solita Italietta in continua evoluzione. Prima o poi capiranno veramente cosa significa Internet.
Intanto cerchiamo di portare vera informazione e formazione all'uso corretto della rete e alle incredibili potenzialità ed evoluzioni creative che ogni giorno ci riserva.
Complimenti per il tuo lavoro e professionalità. Ti seguo sempre con piacere.
Ciao e buona serata!
Scritto da: Roberto | 19 novembre 2007 a 20:59
Thanks for sharing
Scritto da: Doodee | 01 febbraio 2008 a 23:40